LA SARDEGNA DAL 1861 AI GIORNI NOSTRI: DECIMO CONVEGNO STORICO E PREMIAZIONE DEL TROFEO "MARCO GANADU" AL CIRCOLO "QUATTRO MORI" DI LIVORNO


di Giampaolo Pisanu

E’ un sabato pomeriggio piovoso,  quello che accoglie i partecipanti al X° Convegno storico “La Sardegna dal 1861 ai giorni nostri” ed alla premiazione della squadra vincitrice del Torneo di calcio, disputato tra le formazioni giovanili dei vari Circoli Sardi del Centro Sud  d’Italia, aderenti alla F.A.S.I. (Federazione Associazioni Sarde in Italia), intitolato “Trofeo Marco Ganadu” , in ricordo ed onore di un giovane atleta sardo campione sportivo della “Folgore”, Socio del nostro Circolo di Livorno, scomparso prematuramente.

Certo,  l’Associazione Culturale Sarda “QUATTRO MORI” di Livorno, organizzatrice delle manifestazioni, avrebbe preferito una bella giornata di sole come quelle che solitamente la splendida ed accogliente Livorno offre a chi  ha la buona sorte di viverci o visitarla, ma gli scrosci d’acqua non hanno comunque impedito che intervenissero Personalità pubbliche di Livorno quali il Capo Gabinetto della Provincia, una folta rappresentanza di Ufficiali e Sottufficiali della Folgore, cui apparteneva Marco Ganadu,  la presenza di un numero tanto imprevisto, quanto elevato  di ospiti ( oltre 200) che hanno occupato tutte le poltroncine del’elegante e bellissimo Auditorium  offerto dal Museo della Storia Naturale del Mediterraneo.

L’illustre Prof. Paolo SODDU , eminente studioso della Fondazione Luigi Einaudi di Torino, accompagnato e presentato dal noto e stimato Prof. Luciano CAULI di Livorno, ha affascinato la platea ricamando sapientemente i principali momenti  storici che la Sardegna ha intessuto con le altre Regioni italiane, sotto il profilo politico ed economico, in questi 150 anni dell’unità d’Italia.

Sono, perciò, inevitabilmente, emerse le difficili condizioni economiche dell’isola, particolarmente in alcune zone; la rinascita culturale dei sardi che sono passati da un elevato numero di analfabeti,corrispondenti ad  una percentuale minima di scolarizzati, ad una realtà  attuale che li vede tra i maggiori frequentatori degli Istituti scolastici; la presenza ai massimi livelli politici di illustri personaggi quali Antonio Segni e Giuseppe Cossiga,  Presidenti della Repubblica o eminenti personalità come, ad esempio,  Enrico Berlinguer, Antonio Gramsci, Emilio Lussu e Pietro Nenni che hanno saputo esprimere significative linee politiche coinvolgendo importanti formazioni di cittadini; gli interventi ed i sacrifici dei militari della “Brigata Sassari”, composta interamente da sardi in tutte le operazioni di guerra e di pace in Italia ed all’estero.

Al termine della applauditissima relazione il Prof. Soddu si è intrattenuto a rispondere alle domande dei presenti, unitamente al Prof. Cauli.

Subito a seguire, la Corale Polifonica Sarda “Giovanni Sedda”, diretta dai maestri Patrizia Amoretti e Mauro Ermito, ha offerto un breve saggio del suo repertorio che può essere consultato nella sua interezza sul sito web dell’Associazione.

L’interpretazione de  “Dimonios”,  Inno della gloriosa Brigata Sassari,  ha suscitato negli ascoltatori un forte moto d’orgoglio e altrettanta commozione per i tanti giovani che stanno ancor oggi rischiando la vita o per coloro che hanno sacrificato le loro giovani esistenze per la Sardegna e soprattutto per l’ Italia.

“Su Bolu ‘e S’Astore” (Il volo del falco) e “Non Potho Reposare” (Non posso riposare) entrambi canti popolari d’amore frutti dell’impegno e dei sentimenti di nostri poeti, compositori, musicisti e cantanti  sui quali spicca l’indimenticato, grandissimo Tonino Puddu, hanno strappato calorosi, lunghi ed affettuosi applausi con qualche …. lacrimuccia  di nostalgia.

Il Presidente Antonio Deias, mentre sullo schermo scorrevano le immagini filmate dei momenti salienti delle partite, ha quindi proceduto a premiare le tre formazioni prime classificate,  affidando il compito di donare il primo premio alla squadra del Circolo “Narada” di Prato, agli splendidi genitori del nostro giovane Socio scomparso, appositamente venuti a Livorno, come tutti gli anni, stretti ed accompagnati  ai loro familiari più stretti.

Alcuni componenti  del Consiglio Direttivo hanno, infine, consegnato coppe e gagliardetti predisposti per l’occasione, agli altri componenti delle seconde e terze classificate, rispettivamente Livorno e Roma con Rignano Flaminio. Infine, il pubblico è stato avviato  allo splendido Salone del Mare del Museo, ove sono conservati reperti marini interessantissimi tra cui lo scheletro di una balena spiaggiatasi nel 1990 sulle coste livornesi.In questo davvero inimitabile ambiente ricco di testimonianze di vita faunistica marina, tutti hanno potuto godere di  un rinfresco a base di prodotti sardi,  come “sospiros” , amaretti, “papasinas”, “pastinas”, “pardulas” pecorino, sattizzu”, vernaccia e prodotti livornesi, che ha contribuito  ancor più  ad amalgamare ed allietare   gli ospiti.

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Un commento

  1. Bruno Culeddu (Firenze)

    ho assistito ad una bellissima manifestazione.
    Desidero esprimerTi la mia ammirazione per l’alto livello della conferenza, per la sontuosa esibizione del Coro (particolarmente struggente la versione di ” Non potho reposare”), per l’atto finale del Torneo Ganadu e per il ricco rinfresco .
    Mi sono sentito in colpa per non aver pensato ad una coppa/trofeo FASI. Il 25 p.v. parlerò con il Coordinatore della Lombardia per mettere in piedi la partita di finale. Sarà l’occasione per consegnare la coppa ed il titolo “Nazionale”.
    Il Torneo Ganadu deve proseguire . Una strada è quella di farne un progetto Regionale “Giovani” e chiedere un contributo alla Fondazione Banco di Sardegna.
    Ti prego di estendere le mie congratulazioni anche ai Tuoi collaboratori per lo spessore per l’alto livello della manifestazione e per i successi conseguiti.
    I “Quattro Mori” di Livorno si è stabilmente inserito nell’elite dei Circoli FASI e , per rimanere in campo calcistico, gioca ormai in piena zona Champions League
    Ad maiora!

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