di Francesco Manca
La piccola Escalaplano è stata la grande protagonista della manifestazione Canti, musica e cultura di un Popolo, organizzata a Grenoble dalla associazione Sardinia. L’ogliastrina Mina Puddu, presidente del circolo, ha voluto il gruppo folk San Salvatore tra gli ospiti della rassegna che per quattro giorni ha fatto conoscere agli emigrati, non solo sardi, le tradizioni e i prodotti tipici dell’isola. Insieme al suonatore di launeddas Jonathan della Marianna, si sono esibiti Fabrizio Pisano, Claudia Aresu, Tito Podda, Serafino Boi, Maria Cristina e Simona Usala. Una lieta sorpresa è stata la giovane scrittrice Valentina Usala, nata a Castelnuovo Scrivia ma sarda nel cuore. Passione che le è stata trasmessa dal padre, nativo di Escalaplano, protagonista del suo secondo libro, Passo a quattro mori, diario del suo ultimo anno di permanenza in Sardegna, prima della partenza per la penisola. Un viaggio a ritroso nel paese alla fine degli anni Sessanta. Ma soprattutto un atto d’amore per una terra che attrae come una calamita i suoi figli, anche se nati altrove. Un modo anche per dire grazie a chi quell’amore le ha trasmesso. Escalaplano è stata presente anche nella serata in cui è stata presentato uno spaccato della pittura sarda del Novecento. Accanto a Tonino Casu, presidente sardo dell’Aitef, l’associazione che tutela gli emigrati e le loro famiglie, c’era Roberta Pilia, escalaplanese con famiglia e lavoro a Losanna, a sua volta socia di un circolo dei sardi nella città svizzera. Il gruppo folk San Salvatore e Jonathan della Marianna sono stati protagonisti anche della giornata conclusiva che ha visto la delegazione sarda accompagnare la messa domenicale alla Missione cattolica della capitale dell’Isère e il successivo pranzo conviviale, a cui hanno partecipato anche le comunità siciliana e pugliese.