Cagliari – Inter, partita di campionato in programma sabato, si giocherà a Trieste invece che a Cagliari. L’ufficialità arriva da una nota della Lega Serie A. Il cambio di sede, spiega nella nota il presidente di Lega Maurizio Beretta, si è reso necessario: “Vista la richiesta della Società Cagliari Calcio S.p.A., nella quale si evidenzia il perdurare delle condizioni che hanno indotto la competente Commissione Provinciale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo a disporre la temporanea riduzione della capienza dello stadio Sant’Elia di Cagliari”. Il sindaco del capoluogo sardo, Massimo Zedda, ha reagito furiosamente alla decisione: “E’ inaccettabile che la decisione del Cagliari Calcio di andare a giocare le ultime partite casalinghe a Trieste possa in qualche modo essere fatta ricadere sul Comune. Voglio ricordare che il fatto che la squadra rossoblù abbia giocato davanti ai propri tifosi in questi mesi, da quando cioè la commissione di vigilanza aveva dichiarato inagibile il Sant’Elia, è merito del lavoro del Comune, impegnato in tutte le sue strutture per garantire lo svolgimento delle partite in città. L’impegno è lo stesso anche in vista delle prossime partite. Anzi è aumentato: nonostante qualcuno sostenga il contrario, tre mezzi meccanici e gli operai della ditta che ha avuto l’appalto dal Comune stanno lavorando da dieci giorni, senza soluzione di continuità, per garantire l’apertura del settore Distinti in tempo per la partita di sabato 7 aprile con l’Inter e per le successive sino alla fine del campionato. Cosa sia cambiato nel giro di quattro giorni dall’incontro di giovedì tra me e il presidente Cellino, non è ben chiaro”. Alla fine ha vinto lui, il presidente del Cagliari Massimo Cellino. Aveva minacciato in tempi non sospetti di portare la squadra a giocare a Udine o Trieste (non a caso gli stadi geograficamente più distanti e più difficili da raggiungere da Cagliari) e quella che per tutti era solo una provocazione ora è diventata realtà. Hanno perso tutti gli altri: i tifosi, innanzi tutto, quelli che hanno pagato l’abbonamento ma anche tutti quelli che avrebbero voluto vedere i propri beniamini sfidare i nerazzurri. Sui social network centinaia di messaggi contro Cellino (“perché non portare la squadra a Miami?”, si chiede un tifoso alludendo alla residenza del presidente), mentre Giovanni Rombi, ex direttore del Centro di coordinamento dei Cagliari Club insorge: “E’ vergognoso, indecoroso, è un affronto alla tifoseria seria, a chi da sempre segue il Cagliari e ha pagato l’abbonamento. A Trieste non andremo, saremo costretti a guardare la partita in tv. La cosa che più mi intristisce è stata vedere Cellino tutto contento, dopo la partita con l’Atalanta, dire ‘E ora tutti a Trieste’. Certo, anche il Comune ha le sue responsabilità, ma di questo muro contro muro voluto da Cellino ne paghiamo le conseguenze noi tifosi”.
EMIGRA ANCHE LA SQUADRA DI CALCIO: IL CAGLIARI TRASLOCA A TRIESTE. TIFOSI E SINDACO IN RIVOLTA
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che situazione vergognosa però…
no comment