Bella occasione d’incontro quella che si è messa in scena a Bidonì. Alla cortesia delle ragazze e ragazzi della Cooperativa La Lettura, si è sommata quella del primo cittadino Silvio Manca, dell’Unione dei Comuni del Barigadu e di tutti gli abitanti della piccola Bidonì e dintorni. La sala era piena, c’era addirittura chi per ascoltare quel che i tre relatori avevano da dire hanno deciso di stare in piedi. Si è partiti con qualche minuto di ritardo, e dopo i dovuti ringraziamenti rivolti agli enti grazie ai quali l’evento “La magia dei Sardi” si è potuto organizzare, mi è stata passata la parola, stravolgendo il programma da locandina per regalare al pubblico una visione d’insieme che man mano si è ristretta fin ad illuminare il magico nel Barigadu. Il mio intervento intitolato “Magia e donna nella Sardegna tradizionale”, ma sottotitolato piuttosto “Magia e donna nella leggenda popolare”, si è svolto in meno di mezzora: si è parlato dello stretto legame fra donna e magia, fra leggenda e donna, si è raccontato di streghe, di janas, si è accennato alle panas e a Luxia. Ho concluso mettendo l’accento sulla meravigliosa capacità conservativa della nostra isola che ancora oggi mostra un contatto fra donna e magia da non sottovalutare. E’ stata la volta di Dolores Turchi con il suo intervento dedicato agli “Amuleti, pietre magiche e medicina popolare”. Ci ha regalato una bella panoramica sulle erbe magico terapeutiche raccontandoci degli usi della rosa di Gerico, dell’issopo, della pervinca, ma anche della palma nana e dell’erba sardonica. Dopo un breve accenno sulle acque magiche si è tuffata nel mondo degli amuleti. L’intervento di Gigino Deidda è stato suggestivo e coinvolgente: la sua esposizione si è mostrata familiare, serena, piacevole, capace d’intervallare all’accademico italiano, un sardo ben più espressivo. La ricerca, sintetizzata ne “La magia nel Barigadu – Testimonianze recenti dai Paesi del Barigadu”, ci ha consentito di comprendere quanto sia viva la magia in Sardegna, ancora oggi. Astri, luna, acque, morti, ispiridadas, diavoli, e magia: questi sono solo alcuni dei protagonisti di un intervento troppo breve che mi auguro di vedere presto concretizzato in una bella pubblicazione. Guidati dal gentile moderatore Marcello Marras, sono seguiti alcuni interventi da parte del pubblico, brevi, concisi, interessanti.Ci siamo salutati tutti davanti ad un bel bicchiere di vino e dolcetti deliziosi, a dimostrazione di quell’ospitalità che evidentemente ancora è propria della piccola ma ugualmente graziosa Bidonì. L’evento si è concluso in visita al museo S’omo ‘e sa majarza in compagnia di Susan Ecca.