Sabato 3 marzo si è esibito per beneficienza per la seconda volta presso l’Auditorium di Pagnacco Domenico Balzani. Ma chi è Domenico? È un figlio di Sardegna, con un dono molto speciale: una voce da baritono che lo ha fatto esibire nei teatri di mezzo mondo. Noi, a Udine, lo abbiamo scoperto per caso: il Messaggero Veneto a febbraio gli ha dedicato una intervista da una pagina con il titolo “Il baritono giramondo innamorato del Friuli: Balzani sceglie Plaino”.
Domenico, originario di Alghero, si è laureato presso l’Università degli Studi di Sassari in Scienze Politiche ed Economiche, e contemporaneamente diplomato in Canto presso il Conservatorio di Musica di Verona. Ha sposato una carnica e ha messo su casa a Plaino, piccolo comune alle porte di Udine e, come molti di noi, si è innamorato del Friuli. Ha un curriculum di tutto rispetto: collaborazioni con prestigiosi direttori d’orchestra (Abbado, Chailly…), esibizioni nei più bei teatri italiani (il Regio di Torino, dove a febbraio si è esibito nel ruolo di Sharpless nella Butterfly di Puccini, il Verdi di Trieste in questo mese di marzo dove sarà Marcello nella Boheme di Puccini, ma anche il Verdi di Cagliari, il San Carlo di Napoli, il Bellini di Catania e i teatri dell’Opera di Berlino, Tokio, Tel Aviv e molti altri), insegnante di canto (al Wien Master Course di Vienna, alla University of Music di Gerusalemme, all’Accademia dell’Opera di Verona).
Quando non è impegnato in giro per il mondo, Domenico si dedica ad eventi come quelli realizzati all’auditorium di Pagnacco. Serate di beneficienza a sostegno dell’educazione musicale nelle scuole, perché fermamente convinto che l’insegnamento della musica di base dovrebbe essere assicurato a tutti. E un po’ lo ha fatto anche sabato sera, l’insegnante. Il programma prevedeva nella prima parte l’interpretazione di brani da opere importanti del repertorio classico, alcune più note come il Don Giovanni di Mozart, o il Barbiere di Siviglia di Rossini, altre meno note come Gianni Schicchi di Puccini. La bravura del Maestro, accompagnato al piano da Ferdinando Mussutto, è stata quella di educare il pubblico, e di guidarlo nell’ascolto anticipando con ironia e con una mimica strepitosa i contenuti dei brani che sarebbero stati presentati. Scelta azzeccata, che ha consentito a una musica “alta” di arrivare anche a chi non ha gli strumenti conoscitivi e culturali per capirla, annullando le distanze tra il Maestro e i suoi estimatori. La seconda parte del programma ha visto l’esecuzione di arie di un altro tipo di repertorio, più noto perché patrimonio della canzone popolare italiana, come La strada nel bosco, O surdato innamorato, O sole mio, che Domenico ha voluto cantare con il suo pubblico, concedendo alla fine due bis.
L’Assessora alla Cultura e Vice-Sindaca del Comune di Pagnacco Annalisa Filipponi ha ringraziato i soci del Circolo dei Sardi “Montanaru” di Udine presenti in sala e si è resa disponibile a collaborare con il Circolo per eventi da organizzare in collaborazione. La prima occasione sarà l’arrivo a Pagnacco dal 12 al 17 marzo di una seconda media di Quartu Sant’Elena che sarà ospitata nelle famiglie dei pari età che frequentano la scuola media del comune friulano. Anche Domenico Balzani ha dato la sua disponibilità per un progetto incentrato sulla lirica che onori la comunità dei Sardi in Friuli. Domenico, purtroppo, non è l’unica ugola d’oro del bel canto che la Sardegna guarda da lontano: di recente, anche la giovane soprano di Macomer Susanna Carboni è emigrata a Bergamo. Nella programmazione delle attività promosse dal Circolo c’è dunque l’organizzazione di una serata che metta insieme, sulla base dei loro impegni professionali, le voci di Domenico e Susanna. Speriamo sia un altro evento che, come da tradizione, dia lustro alla nostra Comunità in Friuli Venezia Giulia.