di Cristoforo Puddu
Dopo due prove da hit parade letterario la band Elias Mandreu, ossia il trio di scrittori che si celavano nel bel sardissimo pseudonimo, si scioglie. A suggello del successo condiviso con i romanzi noir Nero Riflesso (2009) e Dopotutto (2010), pubblicati per le Edizioni Il Maestrale, i nuoresi Mauro Pusceddu, Andrea Pusceddu ed Eugenio Annicchiarico seguiranno distinti (momentaneamente?…) e personali nuovi percorsi di scrittura. A riproporsi immediatamente da solista con una nuova pubblicazione -titolata Mystery Shopper (Edizioni Il Maestrale, 2011, pag. 190, euro 16,00) sotto lo pseudonimo Antonio Bachis e presentata in anteprima a Cagliari- è Andrea Pusceddu, il più giovane degli Elias Mandreu, professionalmente ingegnere meccanico e collaboratore fisso, con la puntuale rubrica settimanale “Macchiato Amaro”, del quotidiano Sardegna 24 diretto da Giovanni Maria Bellu.
Già il titolo del nuovo romanzo è tutto un programma ed indirizza verso gli orizzonti della nuova e attuale misteriosa professione dei “finti clienti”, impiegati dalle aziende, in totale incognita, per ricerche di mercato e definire strategie operative di marketing. Il mystery shopper (cliente misterioso), operando all’interno dei più svariati punti vendita e settori del commercio (es.: ipermercati, hotels, ristoranti, concessionarie auto, boutique, negozi in franchising, punti vendita società telefoniche, filiali banche, agenzie assicurative, etc.), crea situazioni per valutare il livello di servizio, le capacità di vendita e comportamentali degli operatori e soprattutto quantificare la soddisfazione del cliente (customer satisfaction) per prodotto e servizio. L’associazione di categoria dei Mystery Shoppers si era costituita inizialmente in America e dal 2002 è operativa in Europa (MSPA – Mystery Shopping Providers Association Europe) come irrinunciabile supporto e fonte di preziose indagini per le direzioni generali delle aziende.
Naturalmente il cliente misterioso, protagonista del romanzo di Andrea Pusceddu/Antonio Bachis, è principalmente uno specialista in “bastardate” ed animato dalla cattiveria crudele e raffinata del “tagliatore di teste” aziendale. Il nostro Mystery Shopper colleziona “vittime”, da far licenziare, tra le giovanissime assistenti a terra di una compagnia aerea low cost, che raggira sistematicamente con la gentilezza e l’intenerimento per una ostentata precarietà lavorativa da contratto a termine; indaga su un sacerdote nell’esercizio del sacramento della penitenza; opera cinicamente tra le facili prede degli inservienti dei fast food (sorretto talvolta dall’ausilio operativo della sorella), tra gli addetti ai call center e i commessi dei negozi. La prima parte narrativa è un vero campionario di situazioni lavorative, tratteggiate anche da brevi ed essenziali dialoghi, variamente incrociate e puntualmente segate dal falso cliente senza etica e umanità. Tutto sembra procedere coerentemente sui binari professionali e lo spregiudicato vivere da free-lance di Mystery Shopper, finché non s’incaglia nella proposta -ben remunerata- di operare per un particolare e sperimentale “piano di marketing” su un brevetto di felicità: ha così inizio un percorso inconsapevole di mutazione che lo proietta in situazioni sgradevoli e riscoperta dei sentimenti. Bisogna, naturalmente, attendere le ultime pagine del romanzo per avere palesate le enigmatiche risoluzioni della storia.
La dimensione stilistica è esaltata dal ritmo narrativo incalzante, ineguagliabile ed incisivo; avvincenti ed originali colpi di scena hanno il “tocco” dell’esperto scrittore che sa stimolare e conquistare il lettore ed i ritratti dei personaggi sono così reali da far pensare a volti conosciuti o appena incontrati. La prima da solista di Andrea Pusceddu/Antonio Bachis è certamente da annoverare come una grande e convincente prova letteraria.