di Annalisa Atzori
La mattina del 28 gennaio scorso a Bovolone (VR) è stata inaugurata ufficialmente la 734° Fiera Agricola di San Biagio. Si tratta della più antica fiera del genere di tutta la Pianura Padana (il suo unico e vero nome). La prima in ordine di tempo che dà quindi il via a tutte le altre fiere del settore. E’ seconda per importanza solo alla Fieragricola di Verona, che però è biennale. A fare gli onori di casa il Sindaco di Bovolone Emilietto Mirandola, il presidente della Provincia di Verona Giovanni Miozzi, l’On. Alberto Giorgetti, il vicepresidente di Veronafiere Claudio Valente, il presidente di Coldiretti Verona Damiano Berzacola e Davide Bendinelli, del Consiglio Regionale Veneto. Durante l’inaugurazione, l’on. Giorgetti, ha sottolineata l’importanza della Fiera di San Biagio quale espressione di una realtà forte sul territorio, di aziende che sono radicate sul mercato nazionale ed estero. La sfida comune per far emergere la specificità dei prodotti e la sempre maggiore specializzazione è stata stigmatizzata dall’accordo tra Bovolone e Veronafiere, che prevede l’anticipo di una settimana per la fiera di San Biagio negli anni pari (come il 2012), in modo da non soprapporsi a quella agricola di Verona, che si terrà tra il 2 e il 5 febbraio, facendo così crescere d’importanza quella di Bovolone che diviene un fondamentale punto di riferimento della “cugina” internazionale. Le sfide si giocano tra i sistemi territoriali, dove si cerca l’eccellenza nelle produzioni agricole, per una zona che sta crescendo e che vuole guardare al futuro con serenità. Presenti alla manifestazione naturalmente c’erano l’Assessore Franco Matta (Turismo, Commercio e Attività Produttive, Produzioni Agricole Locali e Sviluppo delle filiere agro-alimentari) e l’Assessore Massimo Leoni (Servizi al Cittadino, Decentramento Amministrativo, Politiche Giovanili), entrambi del Comune di Sinnai, da alcuni anni gemellato con Bovolone. Infatti, tra le esposizioni di macchine agricole, prodotti locali e specialità gastronomiche, troviamo anche uno stand (messo a disposizione gratuitamente grazie al gemellaggio) che è delizia per gli occhi (e non solo…) dove su di esso campeggia la scritta Comune di Sinnai gemellato con Bovolone. Lì stanno in bella mostra degli ottimi carciofi provenienti dalla zona di Sinnai, venduti dalla stessa produttrice (dal produttore al consumatore…beh non proprio a km zero!), i liquori di Ruggero Leone, mirto e filu ferro, presentati dallo stesso Ruggero, la rinomata bottarga, il pane carasau, i malloreddus, l’ormai quasi introvabile miele di corbezzolo, il torrone di nocciole e dolci, dolci a non finire: amaretti, savoiardi di Fonni, mustaccioli di Oristano e le famose sfogliatine sarde. Attenzione: si dice diano assuefazione… ma vale la pena rischiare! L’occhio si sofferma anche sul vino rosso del tipo Isola dei Nuraghe, che è prodotto con l’uva di almeno due vitigni. Per gli appassionati del genere, non possono mancare i coltelli tradizionali sardi, prodotti dell’artigianato locale di Sinnai. Altra particolarità degna di nota nella fiera di San Biagio la zona dedicata alla Fattoria Didattica, proposta dall’agriturismo La Vecchia Fattoria: si cerca infatti di riavvicinare i bambini alla realtà contadina che purtroppo negli ultimi anni è diventata sempre più distante, permettendo ai piccoli in visita di vedere da vicino maialini, conigli, caprette, pecore, asini, colombe, tacchini e galline, nonché di ammirare le ricostruzioni in miniatura di case contadine tradizionali e una stanza con arredo d’epoca a dimensioni naturali. Come dice lo slogan de “La Corte Vecia”, che ha allestito quest’ultima parte, “Per testimoniare i sacrifici e il duro lavoro dei tempi passati e per affidare ai giovani d’oggi un patrimonio culturale che non vogliamo vada perduto”.