di Annalisa Atzori
Fino a qualche anno fa chi si avvicinava a Forte Chievo (Verona) vedeva nei suoi pressi un casotto abbandonato e in rovina, semidistrutto a causa di anni di incuria dopo un glorioso passato. Era la sede del corpo di guardia austriaco, poi italiano, residenza del maresciallo responsabile della guardia della polveriera, infine abitazione del custode, una volta passato al patrimonio del Comune di Verona. Nel 2006, l’Associazione dei Sardi “Sebastiano Satta” l’ottiene in concessione per farne la propria sede. Un accordo prevede a carico del Comune il rifacimento del tetto, delle fognature e la sistemazione delle murature, tutti gli altri lavori sono a carico dell’Associazione: infissi, pavimenti, soffitti, bagni, recinzione esterna, sistemazione del prato ed ogni altra cosa utile per ottenere l’abitabilità, per un totale di Euro 124.000 (non bastano ancora). Ora è una costruzione accogliente e consona all’ambiente che la circonda. Hanno contribuito a finanziare l’opera la Regione Veneto (Assessorato ai Lavori Pubblici, per 60.000 Euro), il resto fondi dell’Associazione e naturalmente contribuzioni da parte dei Soci tramite prestiti e donazioni. Quella costruzione fatiscente si è trasformata in biglietto da visita per chi si appresta ad entrare nel perimetro di Forte Chievo ed oggi l’Associazione Sebastiano Satta (nata nel 1983 e riconosciuta dalla Regione Sardegna nel 1991) ha una sede prestigiosa. Nei pressi la fortezza austriaca, costruita tra il 1850 e il 1852 per volere del generale Radetzky, su progetto del maggiore Conrad Petrasch, il migliore architetto militare austriaco, fu dedicata all’Imperatore Francesco Giuseppe I d’Asburgo, perché la più bella ed elegante del mitico “Quadrilatero” di risorgimentale memoria.. Il nome del forte é infatti “Werk Kaiser Franz Joseph”: una vera “chicca” architettonica la doppia scala elicoidale in pietra che permette di salire al tetto dall’interno della torre centrale. Esso a tutt’oggi è conservato quasi integralmente. Per gli appassionati di architettura militare è possibile vederne alcune interessanti foto facendo una semplice ricerca su Google. La struttura si trova in discrete condizioni grazie ai numerosi interventi messi in atto dalle sedici associazioni che hanno sede al suo interno e a “pulizie straordinarie”, volute dall’assessore al patrimonio Daniele Polato, che hanno portato nel corso degli ultimi anni a mettere in evidenza la sua bellezza originaria, fino a pochi anni fa praticamente avvolta da vegetazione per lo più spontanea. Le associazioni che hanno sede al suo interno curano la manutenzione ordinaria degli spazi da esse occupati, contribuendo a renderlo vivo e fruibile da parte della cittadinanza. L’opera militare è infatti visitabile in tutto il perimetro interno ed esterno. Oggi fervono i preparativi per l’organizzazione della “2° Festa di Forte Chievo”, che si terrà il 15 e il 16 giugno 2012. Sì, perché quando si condividono degli spazi, si convive in armonia dandosi degli obiettivi comuni, collaborare per organizzare una festa è cosa fattibilissima. Saranno tre giornate (e serate!) di musica, stands gastronomici ed eventi proposti dalle associazioni del “Condominio Forte Chievo”, in collaborazione con il Comune di Verona. I cittadini e in particolar modo le famiglie veronesi potranno così godere di spazi e strutture che dal passato sono arrivate integre ai nostri giorni, gustando specialità sarde e venete. I veneti e i sardi hanno in comune, oltre all’amore per la nostra splendida isola (lo testimoniano i 309 soci iscritti all’Associazione nel 2011, dei quali molti non sardi), anche la passione per la buona cucina! E quando il tutto è accompagnato da musica dal vivo, esibizioni cinofile, motoraduni custom, visite guidate agli spazi in concessione con presentazione delle attività svolte e tanto ancora…il gioco è fatto. La prima edizione della Festa del Forte, tenutasi il 24/25/26 giugno 2011, ha riscosso un importante successo tra il pubblico. I proventi della festa sono stati usati per alcuni lavori risanamento dell’area. Ci sono grandi aspettative per la nuova festa in fase di organizzazione.