LA DISCENDENZA DEI SARDI: POVERO IL POPOLO CHE HA BISOGNO DI EROI

Roberto Bolognesi


di Roberto Bolognesi

Se dico che i Francesi non discendono dai Galli eroici di Vercingetorige, perché questi sono stati ammazzati dai Romani – è stato calcolato che circa un milione e mezzo di Galli siano stati uccisi o siano morti per conseguenza della guerra – i Francesi si incazzano. E i giornali che svolazzano… A partire da Napoleone III i Francesi si sono identificati con il condottiero, che pure alla fine si è arreso a Cesare. La prima volta che ho attraversato la Francia in macchina, sono rimasto stupito dal fatto che tutti i siti archeologici successivi alla conquista romana vengono indicati come “Gallo-romani”. Giustissimo! Ma qui casca l’asino! Con quella dicitura ammettono che i Galli sopravissuti alla conquista, si sono fusi con i Romani. Quindi, i Francesi discendono, oltre che dai Franchi, dai quei Galli che per ovvi motivi, si sono adeguati alla Pax Romana. Ma tant’è… Una volta un amico colombiano, qui in Olanda, mi ha detto: “Non ho mai sentito nessuno dire che, in una vita precedente, fosse un negro. Sarebbero stati tutti principi e principesse!” Quando il presente non ci piace, ci scegliamo il pezzo di passato che ci va meglio e ci identifichiamo con quello. Ai Nuoresi piace identificarsi con i Nuragici, del resto quel razzista di Wagner l’ha già fatto per loro. (per capirci: Wagner era razzista come praticamente tutti gli Europei del suo tempo) E questo malgrado il fatto che quel poco che sappiamo della storia del periodo non ci permetta di illuderci che i Romani abbiano trattato i Sardi di allora meglio che i Galli un secolo dopo. Esistono testimonianze chiare nelle fonti classiche. La sovrabbondanza di schiavi sardi dopo la pacificazione dell’isola portò alla loro svalorizzazione: sardos venales.

Massimo Pittau, confrontato con il problema della totale latinizzazione della Sardegna, trae la seguente conclusione: “[…] si deve necessariamente concludere che l’uccisione in una sola guerra di repressione della metà degli abitanti di una zona, per di più tutti maschi e adulti, non può configurarsi altro che come un vero e proprio genocidio. […] In concomitanza e in esatta connessione con la forte presenza di militari romani nei vari siti della Barbagia, non si può dubitare del fatto che le stesse continue azioni militari di repressione e di contenimento abbiano ridotto notevolmente, in termini quantitativi, l’elemento maschile dei perenni ribelli Barbaricini: come abbiamo visto in precedenza, molti di questi caddero uccisi nelle azioni di guerra e nelle operazioni di repressione, oppure, fatti prigionieri, furono mandati nei mercati di Roma per essere venduti come schiavi.[…] D’altronde è del tutto facile immaginare che i soldati romani dispersi sulle cime dei monti della Barbagia, del tutto isolati e spesso perfino dimenticati dai loro comandi centrali, finissero con l’attenuare le loro azioni di controllo e di repressione, cessassero di fare la guerra e si mettessero a fare l’amore con le donne barbaricine. Dalla parte opposta è appena il caso di ricordare che dappertutto e sempre le donne si sono lasciate affascinare dalle divise militari, anche perché in queste esse hanno sempre visto e vedono uomini giovani, forti e sani; il che non è cosa di poco conto per le donne. […] Concludo dicendo: ecco trovata ed indicata la prima e la principale causa della totale e profonda latinizzazione linguistica della Barbagia: la forte presenza di militari romani, non pochi dei quali finirono con lo stabilirvisi definitivamente, finendo con l’imporre – senza alcun fatto di violenza – la loro lingua latina ai loro figli avuti dalle donne barbaricine.” http://www.pittau.it/Sardo/latinizzazione.html

Ora, se è vero quel che si dice, cioè che il DNA dei Nuoresi – ma a dire la verità è quello degli Ogliastrini – sarebbe “nuragico”, non dobbiamo dimenticarci che stiamo parlando di DNA mitocondriale, cioè quello passato dalle madri ai loro discendenti. Come si vede, allora, l’ipotesi di Pittau per spiegare la latinizzazione del Nuorese (madri nuragiche e padri romani) si rivela perfettamente compatibile con l’evidenza empirica. Insomma, nella migliore della ipotesi, i Nuoresi sono di razza mista e più degli altri Sardi che discendono da antenati che si sono arresi ai Romani e sono quindi sopravissuti. Ah, io discendo da una donna sarda, quindi quanto a DNA mitocondriale sono a posto!

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