Il 2011 delle Strade del tempo si è concluso con il bis al circolo di Charleroi e il tris al Grazia Deledda di Pisa. Il percorso dedicato ai 150 anni dell’Unità d’Italia e al gioco di sguardi tra chi arrivava e chi partiva ha fatto breccia nel cuore dei tanti emigrati e curiosi giunti al circolo Quattro Mori. Grazie all’impegno del presidente Vito Boi e dei suoi collaboratori, il 16 ottobre la sede di rue Des Charbonnages, racchiusa dai terries, silenziosi custodi del passato migratorio della nostra nazione e a pochi chilometri da Marcinelle, ha visto scorrere le immagini della Sardegna a cavallo tra Otto e Nocevento accompagnate dalle relazioni dello storico dell’arte Francesco Ledda e della giornalista Mariella Cortes. Da una parte tutti coloro che nei ferventi anni dell’Ottocento, in bilico tra rivoluzione industriale, risorgimento e salotti letterari, giungevano nell’Isola per conoscerne la sua anima più intima e raccontarla a chi ne aveva soltanto sentito parlare sotto un’ottica di mito e di ancestralità. Logico che personaggi come Delessert – uno degli inventori della fotografia – Wagner – il padre della linguistica sarda – il frate-archeologo Paul Mackey- ma anche il generale esploratore LaMarmora e il grande scrittore Lawrence fossero tanto attratti dalla Sardegna da raccogliere e regalarci un immenso patrimonio di immagini e studi. fino a Giuseppe Garibaldi, l’eroe dei due mondi che in Caprera ne scopre un terzo, quasi da conquistare, nella quale lascia importanti tracce della sua eclettica personalità
Dall’altra parte grandi personaggi sardi che hanno fatto sentire la loro voce oltre i confini isolani avendo, in alcuni casi, un ruolo preponderante per la conquista dell’Unità d’Italia. Parliamo di Giorgio Asproni, l’inflessibile politico bittese che, insieme a Giovanni Antonio Sanna e intrattenendo una fitta corrispondenza con l’esile Mazzini, ottenne, per la Sardegna, la famosa inchiesta Depretis e una serie di politiche volte al miglioramento della situazione degli ademprivi, dei collegamenti stradali e ferroviari. Si è parlato degli emigrati illustri che hanno tenuto altol’onore della Sardegna nel “continente” e all’estero facendo conoscere una terra affascinante che non lasciava mai indifferenti: Grazia Deledda, Salvatore e Sebastiano Satta, Francesco Ciusa e, ancora Tarquinio Sini e l’eroico e combattivo Emilio Lusso per citarne alcuni. Insieme a loro emigrati meno celebri magari ma dalle storie forti che accomunano tutti i paesi dell’isola: stessa nostalgia struggente e stesso desiderio di far conoscere la propria terra anche a migliaia di chilometri di distanza. Vicende e personaggi della Sardegna antica son stati protagonisti anche a Pisa in occasione della giornata di chiusura del Premio di Poesia Tinuccio Manca che, per la terza volta consecutiva ha ospitato il progetto Le Strade del tempo. Grazie all’impegno della neo presidente Angela Deriu , il 13 novembre si è parlato della presenza dell’Opera di Santa Maria di Pisa in Sardegna e delle testimonianze tangibili ancora oggi presenti nella nostra isola. La relazione di Francesco Ledda ha toccato diversi aspetti della quotidianità della Sardegna Medievale che ha conservato non solo chiese, chiostri e cappelle ma anche toponimi e appellativi molti dei quali contenuti all’interno dei corpus legislativi che andavano a regolare le attività di tutti i giorni. In chiusura della giornata, l’intervento di Mariella Cortes a proposito della presenza della Sardegna all’interno dei versi della Divina Commedia e delle vicende dei diversi personaggi che compaiono nell’opera dantesca. Dal “gentil Nino” al Frate Gomita vasel d’ogni frode” passando per Nina Donati, Michele Zanche e l’immancabile Conte Ugolino, figura questa cheha sempre attirato l’attenzione della storiografia e della letteratura la cui vicenda è ancora, per buona parte piena di interrogativi. Con Pisa si chiude un altro anno prolifico del progetto ospitato per ben due volte in Belgio e a Peschiera Borromeo, per la prima volta a Nichelino nell’ambito dei festeggiamenti per l’Unità d’Italia e ancora a Pisa per rinnovare l’appuntamento annuale. Tra le novità del prossimo anno, oltre al nuovo percorso dedicato alle visioni di Sardegna dall’interno e dall’esterno studiato in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, la prossima e attesa pubblicazione del volume dedicato ai Castelli del giudicato di Torres e, di particolare spicco, l’avvio della collaborazione con l’eccellente fotografo Serafino Deriu, creatore della mostra, recentemente allestita a Pisa e presente alla Fiera dell’Artigianato di Milano, “Tempesta Nuragica”.
A tutti voi un grazie di cuore per la grande ospitalità e il vostro grande impegno con la speranza che il 2012 possa ancora farci incontrare vecchi e nuovi amici!