di Cristoforo Puddu
L’Amministrazione regionale, firmando il contratto con l’associazione temporanea di imprese (Unicity Spa e Promo Office), sta cercando di definire la quadratura del cerchio sulla realizzazione del prestigioso sistema museale della Sardegna. I nuovi centri di sicura eccellenza per la specificità della Sardegna Giudicale non potevano che essere individuati in Oristano, con sede museo al Palazzo D’Arcais (Siviero), e in Sanluri con il Centro di Documentazione da realizzarsi nella storica struttura del Monte Granatico. Il Palazzo D’Arcais (Siviero), pervenuto dopo diversi passaggi proprietari all’Amministrazione provinciale nel 1983, è un palazzo signorile edificato sul finire del ‘700; la pregiata costruzione, il cui progetto va attribuito all’architetto Giuseppe Viana, si caratterizza per i particolari “balconcini semicircolari ornati da elaborati parapetti in ferro battuto che richiamano, per la loro foggia, analoghi elementi della tribuna del Duomo”. Il progetto oristanese è finanziato con 3 milioni e mezzo di euro. Prima di Oristano e Sanluri erano state avviate le procedure per completare le opere relative all’ex Manifattura Tabacchi di Cagliari, destinata a diventare una “Fabbrica della creatività”; l’intervento di recupero del Padiglione Artigianato, situato nei Giardini pubblici di Sassari, con un museo intitolato al geniale e versatile artista Eugenio Tavolara e il restauro dell’ex Mulino Guiso-Gallisai di Nuoro, esempio di imprenditorialità e di archeologia industriale, per ospitare il futuro “Museo e Laboratori dell’Identità”.