di Cristoforo Puddu
Il ricco panorama di voci femminili del canto in limba sarda, rappresentato ai massimi livelli per apprezzamento popolare e di critica da Elena Ledda, Maria Luisa Congiu, Maria Giovanna Cherchi, Carla Denule e il trio delle Balentes, registra l’interessante “rivelazione” ed ingresso della giovane Elena Carta di Budoni-Tanaunella. Abbiamo potuto apprezzare l’unicità e armoniosità singolare della stupenda voce di Elena in due distinte esibizioni e condizioni ambientali: nella cerimoniale Sala Consiliare di Budoni (il sindaco dr. Pietro Brundu parla della concittadina con grande entusiasmo e orgoglio locale) e nella stupenda cornice, tra gli ulivi, dell’agriturismo “Country House – Tenuta Le Terre 1927” di San Teodoro. Il cantare della giovane artista si nota e conquista immediatamente, per la forte capacità espressiva di una voce con sorprendenti sonorità arcaiche e moderne che si rincorrono ed amalgamano, creando una sintonia unica e ammaliante di un caldo mix mediterraneo. Il linguaggio interpretativo della Carta, sia in sardo che nel vasto repertorio in italiano, si caratterizza con intensità emotiva ed evidente pathos che comunica e suscita, vivo e partecipe, da abile e naturale “padrona” della scena. Elena Carta, nonostante la giovane età ha già realizzato diversi CD e collezionato alcune esperienze canore all’estero (Francia), è certamente una di quelle voci da seguire e che segue il corso dell’attuale evoluzione del canto e musica sarda, nel segno distintivo di valorizzazione della tradizione, con elaborazioni e contributi di diverse culture ed interessanti sperimentazioni.
una ragazza troppo ingamba =) brava ELENA =)