di Valentina Usala
“Quando si scrive delle donne bisogna intingere la penna nell’arcobaleno e asciugare la pagina con la polvere delle ali delle farfalle.” Queste sono le parole di Denis Diderot, nel dire la sua in merito all’universo donna. La donna dalle mille sfaccettature…come quelle di un arcobaleno. La donna al centro dell’universo: senza dimenticare, che ciò purtroppo avviene anche nel male. Donne umiliate, maltrattate e vittime di violenza. Da sempre e ovunque, nel passato e nel presente. Per questo, la donna non si dovrebbe riconoscere come tale, soltanto l’8 marzo: dignitoso e doveroso, certo, per ricordare 129 donne arse vive. Arse dall’arroganza, dal dispotismo e dalla mancanza di rispetto. Ma la donna è donna tutto l’anno ed ognuna riveste il suo ruolo. Tutto ciò si attesta in Sardegna, in un comune di 17.000 abitanti circa, nella provincia di Cagliari che si impegna culturalmente, per e con le donne: siamo a Sinnai, a Sìnnia. Con la volontà di trionfare la donna, da ormai sei anni la compagnia teatrale “L’Effimero Meraviglioso”, in collaborazione con il comune di Sinnai, organizza il Festival al femminile “Il colore rosa”. Dedicato alle donne, di cui sono protagoniste. Esse si mescolano a letteratura, teatro, arte e culinaria, tutto in nome della loro creatività. Quest’anno, la VI edizione si svolgerà dal 28 agosto al 3 settembre. Gli incontri letterari avranno luogo nella Biblioteca comunale, gli spettacoli nel Museo Civico e i dopo spettacoli nella suggestiva cornice di “Sa meri ‘e domu”. “L’Effimero Meraviglioso” nasce a Sinnai nel 1991, per opera della regista Maria Assunta Calvisi, trasferitasi nel 1986 dall’Abruzzo in Sardegna. Dai primi anni ’90 inizieranno i primi spettacoli e nel ’95 la messinscena di “Grazia a Maria” di Nino Nonnis, segna l’inizio di una collaborazione con le attività dell’Effimero Meraviglioso. Dal 2004 la compagnia gestisce il teatro civico, come partner privato insieme al comune di Sinnai. La donna dunque è il tassello necessario, per far quadrare le situazioni: riflettete uomini, confermereste il contrario? Un invito a tutti, per questo importante evento culturale! Per non dimenticare che essere donna, è sentirsi donna. Valorizziamo questo aspetto a nome di quelle donne, oltraggiate e sminuite nella loro natura.