di Cristoforo Puddu
Alessandro Matta, professionalmente grafico pubblicitario e docente di informatica, nasce all’Isola d’Elba nell’agosto del 1977 e a partire dal 2005 si sta prepotentemente affermando come uno dei più interessanti e apprezzati pittori contemporanei del talentuoso e creativo panorama italiano. Il cognome dell’artista –il cui sostantivo logudorese matta significa “cespuglio, màcchia, arbusto”, probabilmente termine paleosardo o nuragico (DES II 87)– rivela chiaramente l’origine sarda; il padre Tonino, ex dipendente di polizia penitenziaria e attualmente attivo con un esercizio commerciale, è infatti nativo del centro marghinese di Bolotana. Alessandro Matta debutta nel 2006, sostenuto da immediate lusinghiere critiche, con l’esposizione delle sue opere nella rinomata Galleria d’arte moderna e contemporanea di Bergamo e l’anno successivo, presso il polo artistico di Treviglio, in una collettiva internazionale, di grande confronto e arricchimento, con artisti provenienti da diversi Paesi del continente africano, dalla Francia, dalla Romania e dalla Spagna. Il 2008 è invece significativamente segnato dalla prima personale alla Mazzoleni Art Gallery di Bergamo. Intanto matura una creativa ed originale collaborazione con il cantautore lombardo Povia e realizza una suggestiva serie di 39 grafiche ispirate al noto testo di “Luca era gay”; successo e polemico brano presentato al 59° Festival di Sanremo che, tra i tanti riconoscimenti, si aggiudicherà anche il Premio Mogol. Le grafiche di Matta, sulla scia festivaliera, collezioneranno diversi passaggi televisivi su Rai Uno, verranno esposte alla Galleria Immagine Colore di Sanremo ed utilizzate per la realizzazione del video clip ufficiale –vincitore dello Special Award Roma VideoClip 2009– del cantante Povia. Lo stesso anno omaggia la sua isola nativa con una mostra personale, titolata “Storie e scorci di vita”, al Museo Torre del Martello di Portoferraio. Nel 2010, inserito nell’Annuario d’Arte Italiana, partecipa a due eventi internazionali d’arte contemporanea nelle città di New York e Tokyo. Alessandro Matta, nonostante i sempre più numerosi impegni, espone anche nella “sua” Bolotana. La location per la personale “Te lo leggo negli occhi” è nella Casa Museo Senes e, come ci riferisce il pubblicista Luigi Ladu, le immagini accattivanti esposte “destano un vivo e partecipato interesse locale” e “l’attenzione dell’informazione televisiva regionale”. Il 2011 del Matta registra una partecipazione alla tappa fiorentina di celebrazioni per i 150 dell’Unità d’Italia, con esposizione nella Casa di Dante, e la mostra “Innocenti Visioni”, in sostegno all’associazione Tommy nel Cuore, a Tizzano in Val di Parma. Un appuntamento di prestigio attende ancora il giovane artista che, dal 2 al 12 settembre, sarà presente nella Sala Mostre del Complesso dei Dioscuri del Quirinale, con i massimi protagonisti della pittura contemporanea italiana, per testimoniare “l’arte dell’Unità tra cambiamento ed evoluzione”. Tra le tante note recensioni critiche, di lui hanno scritto Elisa Bergamini, Sem Raimondi, Emanuela Dho e Valeria s.Lombardi, citiamo quella di Francesco Elisei: “Le opere di Alessandro si inseriscono nel contesto del post moderno italiano che guarda alla lezione e tradizione del disegno pittorico italiano. Egli analizza attraverso le ieratiche figure femminili la personificazione dell’arte che trova forma nell’essere umano, il paesaggio circostante o l’ambientazione utilizzata amplifica questo aspetto”.