"I SARDI SONO DANNEGGIATI": LE PAROLE DEL GOVERNATORE CAPPELLACCI IN RIFERIMENTO AL GOVERNO CHE PENALIZZA L'AUTONOMIA

Ugo Cappellacci

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«La manovra finanziaria del governo è penalizzante e dannosa per la Sardegna». Lo hanno sostenuto il presidente Cappellacci e l’assessore al Bilancio, La Spisa che sollecitano un’azione comune con le altre regioni speciali. E non sarà facile. Non sarà semplice coinvolgere Trentino e Friuli perché anche grazie ai recenti decreti sul federalismo fiscale, hanno ottenuto più risorse mentre l’isola si è vista disconoscere la vertenza entrate, già acquisita. E con dei cavilli, cioè la presunta necessità di avere norme di attuazione, lo stato non ha versato nelle casse di Viale Trento i miliardi che doveva all’isola. Spiega Giorgio La Spisa: «Nel modulare i sacrifici, il Governo ha previsto che nel Patto di stabilità 2013 le regioni a statuto speciali debbano garantire un risparmio di un miliardo subito e di due miliardi l’anno successivo. Il sacrificio richiesto alle ordinarie è invece di ottocento milioni per il primo anno e altrettanti per il secondo. Eppure il peso delle ordinarie corrisponde al sessanta per cento dei pagamenti complessivi rilevanti ai fini del Patto, (le speciali concorrono per il quaranta per cento) e al 65% degli impegni quando le speciali concorrono per il 35». Ma non è tutto. A questo si aggiungono i tagli ai Comuni e alle province così come accade nelle altre regioni. «La leale collaborazione istituzionale», sostiene Ugo Cappellacci, «comporterebbe che quando si parla di responsabilità e di sacrifici, l’una e gli altri siano equamente distribuiti. Quando questo non accade e viene ingiustamente sfavorita un’isola come la nostra, che già ha numerosi crediti nei confronti dello Stato, sono necessarie azioni forti e determinate: convocherò il coordinamento delle regioni a statuto speciale per valutare le iniziative comuni. Questa è una discriminazione ingiusta e inaccettabile». In Consiglio regionale il Centrosinistra si mobilita. E quando il presidente Cappellacci aveva preso tempo lasciando intende di aspettare le comunicazioni ufficiali del governo prima di andare a riferire in aula, il Centrosinistra ha elaborato una mozione urgente, (primo firmatario Mario Bruno), per aprire il dibattito. Il deputato Giulio Calvisi che da subito aveva denunciato la penalizzazione dell’isola dopo la «manovra dei tagli», afferma: «Il presidente Cappellacci ha riconosciuto le ragioni fondanti della nostra denuncia, basata su dati reali». Ma qual è la gravità? Spiega Calvisi: «È giusto che tutti concorrano ai sacrifici per il Paese ma nel caso della Sardegna la richiesta arriva dopo anni di schiaffi ricevuti dal governo. Basti pensare ai Fondi Fas bloccati, alle entrate negate, alla questione traghetti o alla politica industriale generate dalle scelte del governo». Infine la politica dei due pesi e due misure per le regioni speciali del Nord, la Sicilia e la Sardegna. «Al Trentino e al Friuli si chiedono sacrifici ma il Governo ha già riconosciuto loro i diritti. La Giunta ha sbagliato nell’atteggiamento attendista e ora sarà difficile tornare indietro».

 

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