- la cantante Maria Luisa Congiu
di Patrizia Cucca
Si apre con un viaggio gastronomico che abbraccia idealmente località e piatti tipici la quarta edizione delle “Giornate della Sardegna”, in programma a Portoferraio il 2 e 3 luglio prossimi.
Tra i piatti proposti negli stand gastronomici allestiti in piazza della Repubblica (apertura alle ore 19) il cous cous alla Carloforte, eredità della comunità ligure dei Pegliesi provenienti da Tabarca (Tunisia) intorno alla metà del ‘700, all’apprezzata bottarga di Cabras, dalla Barbagia rappresentata dai tradizionali gnocchetti e dalle pennette al sugo di cinghiale fino all’immancabile maialetto allo spiedo, che richiede una lunga e paziente cottura, alla pecora bollita e al cinghialetto alla vernaccia. Dulcis in fundo le sebadas alla quartese, ripiene di formaggio dolce e ricoperte di miele o zucchero. Il tutto innaffiato con Cannonau di Ierzu e birra Ichnusa.
Tra le novità di quest’anno si segnala la presenza di uno stand gastronomico dove sarà possibile acquistare formaggio tipico, pane carasau (o carta musica), mirto e altre prelibatezze sarde e uno stand con prodotti artigianali quali ceste e i coltelli a serramanico Pattada.
Ospite d’eccezione della serata del 2 luglio Maria Luisa Congiu, che si esibirà in concerto alle ore 22. Ritenuta l’erede naturale di Maria Carta, vera e propria icona della Sardegna del canto, la Congiu dà vita alla sua prima collaborazione musicale nel 1994, fondando un gruppo che si affaccerà sul panorama dei canti logudoresi. Nel ’99 la prima registrazione dal titolo “Sas sette meravizzas”, con testi scritti in sardo – “Limba” – dalla stessa Maria Luisa. Nel 2000 la consacrazione del pubblico con “Bandelas”, otto brani fra tradizione e innovazione che portano quasi tutti la sua firma (musica e testi). Nel 2002 esce “Abbajara”, lavoro dedicato alla musica etnica, preludio alla collaborazione con il poeta e giornalista Paolo Pillonca e con Francesco Demuru. Nello stesso anno Maria Luisa Congiu diventa il volto della sigla iniziale della trasmissione “Sardegna canta” dell’emittente televisiva Videolina. Al suo fianco il chitarrista, compositore e compagno di vita Pasqualino Puligheddu, dal quale ha avuto 4 figli. Per l’impegno profuso nella promozione, diffusione e valorizzazione della lingua, della musica e dell’identità sarda l’artista di Oliena ha ricevuto numerosi riconoscimenti, l’ultimo a Mamoiada, cuore della Barbagia. Il 10 aprile 2007 Maria Luisa ha rappresentato il canto e la cultura popolare della Sardegna all’Università La Sapienza di Roma, nella Facoltà di Lettere, dove si è tenuto un importante seminario dedicato alle culture popolari. Del 2008 il CD “Milagros” e “Soneanima”, tributo ad Andrea Parodi, indimenticabile voce dei Tazenda. In questa opera Maria Luisa sveste i panni della cantautrice per vestire quelli di interprete appassionata e appassionante dei brani più cari ad Andrea. Tra le collaborazioni più importanti da citare quelle con Francesco Demuro (tenore di spicco nella lirica mondiale), il gruppo degli Istentales, Beppe Dettori (voce dei Tazenda), Giuliano Marongiu, Tottore Chessa, Orlando Mascia, i Tenores di Neoneli, Paolo Boi. Maria Luisa Congiu è anche autrice di musiche e versi per Francesco Demuru, Maria giovanna Cherchi, Giuliano Marongiu, Michela Brundu, Lucia Budroni e Emanuele Buzzoni. Tiene corsi nelle scuole elementari con progetti finalizzati a stimolare nei più piccoli interesse per usi, costumi, lingua, cultura e identità sarde, oltre a musica e danza popolare.
La band con cui si esibirà Maria Luisa Congiu è composta da: Giuseppe Orrù (pipiolu, launeddas, trunfa, benas, violino, mandola), Giampaolo Zizi (pianoforte e tastiere), Gianfranco Carena (basso elettrico), Laura Santucciu (voce), Michele Puligheddu (chitarra), Antonio Scalas, Alessandro Canu (che ha suonato con i Tazenda, Andrea Parodi, Sept Amber Mood, Albatros Jazz Orchestra), Martino Roggio.
Le “Giornate della Sardegna” proseguiranno domenica 3 luglio con stand gastronomici accompagnati da musica e video.
L’iniziativa è organizzata dall’Associazione culturale sarda “Bruno Cucca” con il contributo del Comune di Portoferraio Assessorato al Turismo e alla Cultura. L’Associazione “Bruno Cucca”, nata nel 2007 dal desiderio di individuare e far conoscere il potenziale e le caratteristiche dell’originale e attiva comunità di emigrati, ha fatto conoscere all’Elba le sonorità e i timbri della musica etnica e folk della Sardegna: Dagli Istentales a Maria Giovanna Cherchi, da Fabio Melis ai Tenores di Ottana. Per non parlare della “Sartigliedda” di Oristano e i Boes e Merdules, che tre anni fa attirarono nel centro storico di Portoferraio circa diecimila persone.