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L’Antitrust ha avviato un’istruttoria nei confronti delle società Moby, Snav, Grandi Navi Veloci e Forship (marchio “Sardinia Ferries”), e delle loro controllanti, per verificare se abbiano posto in essere un accordo restrittivo della concorrenza finalizzato all’aumento coordinato dei prezzi per il trasporto passeggeri in arrivo e in partenza dalla Sardegna. Le società oggetto dell’istruttoria, si legge in una nota, “rappresentano i principali operatori attivi sulle rotte interessate dagli aumenti e ne rappresentano una parte sostanziale, non inferiore al 75 per cento in termini di frequenze e al 60 per cento in termini di passeggeri”. L’Antitrust ha constatato che sulle rotte di collegamento con la Sardegna le compagnie private di navigazione per il periodo estivo avevano previsto aumenti medi nell’ordine del 90-110 rispetto ai prezzi dell’anno scorso. Il provvedimento di avvio dell’istruttoria nei confronti di Moby, Snav, Grandi navi veloci e Forship e delle loro controllanti è stato notificato alle parti nel corso di alcune ispezioni condotte in collaborazione con il Nucleo speciale tutela mercati della Guardia di finanza. L’avvio dell’indagine è stato deciso – spiega l’ Antitrust – “alla luce delle numerose segnalazioni arrivate all’Autorità da privati cittadini, associazioni dei consumatori e dalle Regioni Sardegna e Liguria, che denunciavano significativi incrementi dei prezzi relativi al periodo estivo 2011. Le analisi preliminari condotte dagli uffici dell’Antitrust sulla dinamica dei prezzi delle compagnie private – prosegue la nota – confermano un incremento generalizzato dei prezzi praticati dagli operatori, incremento medio stimato nell’ordine del 90-110 per cento rispetto ai prezzi dell’anno precedente”. L’istruttoria dovrà verificare, in particolare, “se l’aumento generalizzato e significativo dei prezzi dei servizi di trasporto marittimo sui collegamenti da e per Civitavecchia, Livorno e Genova a e da Olbia-Golfo Aranci e Porto Torres nel periodo estivo 2011 sia il risultato di un’intesa finalizzata ad evitare un corretto confronto concorrenziale su queste rotte”. Ovvero, se ci fosse un accordo di cartello volto a tenere i prezzi alti. Contro l’interesse dei sardi e dei turisti che vengono nell’Isola. Prime reazioni arrivano dalla politica. Il Pd accusa: il governo latita. “Apprezziamo la decisione dell`Antitrust di aprire un`istruttoria nei con fronti delle compagnie di navigazione che operano sulle tratte da e verso la Sardegna per verificare se siamo di fronte ad ipotesi di cartello” dice il capogruppo del Pd in commissione Trasporti alla Camera, Michele Meta. “Sin da quando siamo venuti a conoscenza di questa vicenda – sottolinea la nota – ci è sembrato fuori luogo un rincaro del costo dei traghetti di queste dimensioni, come pure l`uniformità adottata dalle politiche commerciali delle compagnie che hanno rinunciato del tutto alle consuete promozioni messe a disposizione dei viaggiatori. Nell`attesa della conclusione delle indagini da parte dell’Antitrust, che comunque conferma un incremento generalizzato dei prezzi praticati dagli operatori continueremo a svolgere il nostro ruolo in Parlamento e domani ascolteremo in audizione dal ministro Matteoli cosa ne pensa il Governo, che in tutta questa vicenda è latitante, dei rincari che rischiano di colpire pesantemente l`economia sarda e città portuali come Civitavecchia, Genova e Livorno”.