ci riferisce Gianfranca Canu
L’Associazione di promozione sociale Giommaria Angioy di Marchirolo, conosciuta come circolo dei sardi, ha sviluppato un progetto relativo alla promozione e valorizzazione della lingua Sarda all’interno delle scuole. Tutto nasce dalla volontà dell’assessorato della Pubblica istruzione della Regione Sardegna di creare iniziative di carattere socio– culturale “nel continente”, con l’obiettivo di garantire la trasmissione generazionale e la salvaguardia della lingua di minoranza storica. A Marchirolo, nel circolo presieduto da Gianfranca Canu, prendono a cuore l’invito e costruiscono un progetto che entrerà nell’Istituto comprensivo Statale Giovanni XXIII, nella scuola media di Marchirolo. «L’iniziativa – ha spiegato Gianfranca Canu – l’ha presa la Regione Sardegna nel novembre 2009 e noi abbiamo aderito. Si richiedeva un progetto capace di portare presso le locali comunità territoriali la lingua e la letteratura sarda». Il progetto pilota vede proprio l’associazione marchirolese come capofila nel territorio del Nord Italia, con puntate già svolte a Como e Magenta. «Il riscontro avuto a Como – ha concluso la direttrice – ha fatto ben sperare anche per questa nuova finestra sul territorio di casa per noi, con la partecipazione di 12 bambini provenienti dalla scuola di Planargia (Nuoro, ndr) che entreranno, insieme ai docenti, in una scuola lombarda con 20 alunni nostrani». La speciale mattinata è suddivisa in tre fasi: si sono già individuati testi di autori sardi scritti in italiano, li si condivide poi con gli alunni attraverso una lezione vera e propria, analizzando temi come emigrazione, famiglia, tradizioni, modernità, incontri e, dopo aver diviso la classe per gruppi di lavoro, si prova a tradurre i testi italiani in lingua sarda. Tale lavoro sarà coadiuvato anche dalla psicologa Damiana Culeddu e dall’attore che farà un reading dei brani, Elio Turno Arthemalle, in discese artistiche tra letteratura sarda, teatro e psicologia. Altro risultato, non di poco conto, è la possibilità per tutti i ragazzi di affrontare temi di carattere personale, sociale e quotidiano in una lingua diversa, reinventando un sistema di comunicazione tra coetanei.