ricerca redazionale *
Alle 10 il sole inizia già a picchiare forte all’Asinara: le sferzate di maestrale dei giorni scorsi hanno abbandonato il campo, lasciando il posto a un sereno week end autunnale. Lassù nell’ex penitenziario, gli ospiti vengono risvegliati da un pesante rumore di campanacci: la danza magica delle maschere dei mamuthones irrompe nel cortile dell’ex carcere dove si affacciano le celle degli autoreclusi della Vinyls. Romano, Antonello e Antonio sono i primi ad uscire ad assistere al rito propiziatorio, non del raccolto come vuole la leggenda, ma di un imprenditore che si faccia carico di avviare la loro fabbrica ferma da 10 mesi e assorbire i 120 operai cassintegrati autoreclusi da 250 giorni all’Asinara per protesta.
I mamuthones dell’associazione Atzeni -Beccoi portano solidarietà agli amici della Vinyls. Nel cortile dell’ex penitenziario si muovono su due file parallele- fiancheggiati dagli issohadores- molto lentamente, curvi sotto il peso dei campanacci e a intervalli uguali. Il colpo di spalla per scuotere e far suonare la sonagliera è la caratteristica della danza. Gli issohadores si muovono con passi e balzi agili, poi improvvisamente gettano il lazo, catturano le mogli dei cassintegrati portando tutti all’interno dello stesso spettacolo. Un piccolo colpo di teatro che ha tenuto alto il divertimento.
Gli stessi operai hanno voluto indossare la maschera e le pelli, foto di gruppo, divertimento e risate. Un rito di buon augurio nell’attesa che la struttura tecnica del ministero dello Sviluppo economico e il Comitato di sorveglianza decida quale lettura dare alle tre offerte pervenute nell’asta del 25 ottobre per il rilevamento dell’azienda chimica di Porto Torres e stabilire se ci sono i requisiti per poi procedere, eventualmente all’affidamento.
«È stato un modo per dare loro sostegno e perché no, passare una bella giornata in allegria – ha detto Raffaele Mulas presidente dell’associazione Atzeni-Beccoi – L’Asinara è un punto importante per esprimere la nostra solidarietà ma non l’unico. All’isola dei cassintegrati abbiamo sfilato simbolicamente anche per tutti gli altri cassintegrati e disoccupati sardi».
Gli operai Vinyls ricambiano con un discorso di Romano prima dell’inizio del pranzo, che ovviamente è tutto a base di ottimo cibo barbaricino: «Siamo molto felici di questa visita e siamo sicuri che ci porterete fortuna. A giorni gli incaricati alla scelta degli imprenditori che si sono presentati all’asta sceglieranno per noi: speriamo che questa sia una delle ultimissime giornate all’Asinara. Se tutto va bene ritorneremo alla fabbrica e faremo una grande festa a Porto Torres dove accoglieremo tutti voi e tutti quelli che ci hanno portato solidarietà in questi mesi».
* La Nuova Sardegna