di Massimo Cossu
Nonostante la pioggia incessante a conclusione di un estate ricca di avvenimenti, la festa degli Emigrati tenuta al circolo Sardo SU NURAGHE di Alessandria è stata soddisfacente. Il presidente Ghiani, affiancato da numerosissimi collaboratori, ha coordinato eccellentemente gli sviluppi della festa. Una festa carica di emozioni che ha riportato i soci del direttivo e il resto degli invitati a riscoprire la particolarità con la quale ogni piccolo momento viene seguito con cura. La specificità che ha “segnato” la festa degli Emigranti, sono state le varie storie raccontate durante i giorni di preparazione e durante Sa festa. Storie di uomini e di donne che per svariati destini si sono ritrovati altrove, lontano dai loro affetti a ricostruire in mondo nuovo, una nuova vita. Il loro bagaglio fatto non fatto solo di valige di cartone ma di avvenimenti significativi ha reso uomini e donne instancabili a sentirsi in dovere di esser parte (sempre) di una terra troppo lontana non solo geograficamente, ma a livello sociale, culturale. Da tutto. Il tempo lascia le tracce ancora aperte ad una sofferenza troppo difficile a spiegare a parole e per la quale solo la compagnia tra di noi, rende tutto più uniforme, più amabile. Cosi, tra vecchi ricordi e sotterfugi con il testino, i soci e amici del Circolo Sardo Su Nuraghe di Alessandria, per una volta ancora, sono andati incontro alle loro previsioni ad accogliere circa duecento persone alla sagra della pecora bollita. La pecora bollita e il pane ZICHI di Bonorva (pane tipico del paese) cucinato nel brodo. Tantissimi ospiti non sardi, che non conoscevano la prelibatezza di un piatto cosi povero di ingredienti ma ricco e sostanzioso allo stesso tempo, hanno apprezzato la bontà preparata dal nostro vice presidente vicario Carboni che, con l’aiuto del socio Scudino di Semestene e de omines sapios, hanno perfettamente dato la giusta dose ad un piatto complesso ma altrettanto soddisfacente. Il coinvolgimento delle donne che hanno curato l’aspetto estetico delle sale in ogni particolare, ha accolto gli invitati in un abbraccio fraterno tipico del circolo Su Nuraghe di Alessandria. E se la cena è stata preparata da .mani pulite e sapienti, altrettanto è stata la preparazione del dopo cena, organizzato interamente dalla vice presidente Carmen Pani e da Sebastiano Tettei, segretario del circolo. Quest’ultimo, Burghese di nascita, ha pensato bene di invitare il gruppo folk di Foresta Burgos, un piccolo centro agro-pastorale della provincia di Sassari. Eccellentissimi ballerini: sette copie e un organetto che hanno colorato e rallegrato le serate. Ballu tundu, passu torrau, sa Campidanesa, sono alcuni dei pezzi suonati e ballati dal gruppo. Spettacolare è stato soprattutto il coinvolgimento delle copie che si sono intrufolati nella folla del deor facendoci dimenticare per tre ore consecutive l’incessante pioggia di fine estate. Tutti, anziani, bambini, soci, non soci, amici e curiosi, si sono tuffati nei colori che ogni volta il circolo sardo Su Nuraghe presenta alla città di Alessandrina.