di Gianni Cilloco
Quattro mesi scarsi ci separano dall’inizio del 2011, anno di celebrazione del 150° Anniversario dell’Italia Unita. Eminenti figure istituzionali hanno spesso ricordato nell’ultimo anno le potenzialità e le opportunità della relativa imminente occasione che attende il Bel Paese, anche in considerazione del periodo di crisi, non solo economica, che oggi coinvolge l’intera società nella quale viviamo. Queste parole di richiamo e di esortazione non risultano essere voci inascoltate: già in questi giorni, infatti, è possibile, talora, respirare nell’aria un clima di attesa e di progettualità comune in sintonia con lo spirito che dovrebbe animare non solo le ormai prossime celebrazioni nazionali, ma la quotidianità di uno Stato avanzato e coeso che si definisca tale. L’edizione 2010 della Festa del Vino di Gattinara (VC) è stata per molti aspetti un esempio virtuoso e concreto di una simile realtà, grazie ad un connubio operativo tra genti di Piemonte e di Sardegna. Prendendo ispirazione da un recente messaggio pronunciato presso l’Accademia dei Lincei dal Presidente della Repubblica in carica, Giorgio Napolitano, il quale ha rammentato la necessità di una «Unità Nazionale attraverso la valorizzazione delle identità e delle autonomie locali», i vari protagonisti della manifestazione “enologica” hanno dato luogo ad un complesso di circostanze nelle quali sono state poste le basi per una futura condivisione di percorsi comuni attraverso la somma delle reciproche diversità, onde conseguire un complessivo sviluppo economico, sociale e culturale. In primis, attraverso una stretta collaborazione tra il locale Circolo Sardo “Su Concordu” ed il suo omologo “Su Nuraghe” di Biella, ha avuto luogo l’allestimento della mostra documentaria itinerante “Garibaldi dopo Garibaldi, Garibaldi e la Sardegna”, caratterizzata da alcuni pannelli dedicati al passaggio del Generale alla guida dei Cacciatori delle Alpi presso Biella e Gattinara nel Maggio 1859. La visita interessata e partecipe di numerose persone allo stand della mostra ha garantito diverse opportunità di confronto e di scambio di informazioni e materiale documentario utili all’incremento della ricerca storica sul cammino dell’«Eroe dei due mondi» in Piemonte nel corso delle azioni militari della II Guerra d’Indipendenza, sicchè si è reso oggi possibile l’allestimento futuro di nuovi pannelli relativi ai fatti ed alle dinamiche del movimento risorgimentale locale. Il celeberrimo Coro di Nuoro, fondato nel 1952 ed artefice del recupero di buona parte del repertorio del canto popolare sardo, grazie al contributo della Camera di Commercio del capoluogo barbaricino, si è esibito presso il sagrato della chiesa parrocchiale di San Pietro, magistralmente diretto dal maestro Gian Paolo Mele Corriga, offrendo al pubblico dei visitatori della festa di Gattinara quel magnifico dono canoro di cui si è potuta fregiare, sia nel 2006, sia nel 2008, la Camera dei Deputati di Montecitorio, attraverso il Concerto di Natale realizzato in collaborazione con altre corali provenienti da tutta Italia. Attori più rilevanti nella due giorni di ricorrenze del centro vercellese, tuttavia, anche alla luce delle recenti cronache giornalistiche di interesse economico e sociale, sono state le Camere di Commercio del Piemonte Nord-orientale e quella di Nuoro per la Sardegna. Tali Enti, infatti, si sono mossi per pianificare insieme un modo per «fare sistema», ossia attuare una reciproca collaborazione ed uno scambio di “capacità” e potenzialità, tenendo conto delle peculiari produzioni locali e del turismo, nonché dei problematici rapporti ed effetti ad impatto anche ambientale. In particolare, oggetto di discussione è stato l’imbastitura di un progetto sulla “lana”, dal momento che la Sardegna, con tre milioni di capi, figura quale principale produttore nazionale di fibra, mentre in Piemonte sussistono le risorse strumentali ed i macchinari necessari per la relativa lavorazione industriale. Collateralmente si sono posti i prodromi per una pianificazione relativa al settore del “vino” e si è iniziato ad impostare un discorso sull’opportunità di nuovi canali turistici privilegiati tra Terraferma ed Isola, tenendo conto anche di un possibile interesse per il mondo delle scuole. Un discorso complesso, quindi, ma che, come ha anche ricordato ad inizio manifestazione il Sindaco ospitante di Gattinara, Carlo Riva Vercellotti, costringe ormai tutti i soggetti ad uscire dai propri “cortili”, scoprendo “cosa c’è fuori” per imparare a valutare ed apprezzare sapientemente quanto si ha, diventando così capaci, parafrasando lo scrittore chassidico Martin Buber, di scoprire il “tesoro” «là dove ci si trova» (Cfr. M.Buber, Il cammino dell’uomo, Qiqajon – Comunità di Bose, Magnano, 1990, pp. 57-64).