di Massimiliano Perlato
Una mazzata. E’ arrivata per le tre squadre sarde della Seconda Divisione (forse più conosciuta come serie C2). La domanda di iscrizione al campionato di Alghero, Olbia e Villacidrese è stata bocciata. La Covisoc (l’organo della Figc deputato al controllo dei bilanci delle società) ha ritenuto insufficiente la documentazione presentata, proponendo alla Figc l’esclusione dal torneo. Dalle poche notizie trapelate, la situazione più compromessa sembra essere quella dell’Olbia. La sociètà gallurese non ha presentato la fideiussione, le liberatorie che attestano l’avvenuto pagamento degli stipendi ai dipendenti fino ad aprile e gli f24, i modelli utilizzati per i versamenti Irpef ed Enpals. Per quanto riguarda l’Alghero, invece, il problema sarebbe legato alla fideiussione bancaria di 202mila euro, che i dirigenti dovrebbero riuscire a produrre in pochi giorni. Mentre nella documentazione della Villacidrese mancherebbero alcune liberatorie, un problema che il club non dovrebbe avere difficoltà a risolvere nei tempi. Alle ultime due società viene anche contestata la mancanza di uno stadio che risponda ai requisiti richiesti. Ma questo è probabilmente l’ultimo dei problemi e non è da escludere che alla luce del numero delle società in crisi, è probabile che venga concessa una deroga. Da oggi, dunque, comincia la corsa per mettersi in regola. E comunque, anche se l’esame-iscrizione dovesse essere superato, sia Alghero che Villacidrese partirebbero con l’handicap. La penalizzazione in classifica è praticamente scontata, si tratterebbe solo di quantificare i punti che la Commissione Disciplinare comminerà. L’Olbia sembra non avere scampo. Il presidente Franco Rusconi, tradito dai tempi stretti (il problema è la mancanza di liquidità momentanea), non è riuscito a mettere insieme la somma necessaria per far fronte a tutte le scadenze. Ci sarà una fusione col Tavolara? Ma soprattutto chi prenderà il timone di una barca alla deriva?
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