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L’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia, diretto da Stefania Massari, ospita sino al 12 settembre – al numero 8 di piazza Marconi a Roma – la mostra “Riflessi di giunco”. Al centro dell’esposizione, inaugurata il 20 maggio scorso, le opere e le installazioni dell’artista Maria Grazia Oppo, nate dalla necessità di collegare artigianato, arte e design, individuando in questi uno strumento contemporaneo essenziale per esaltarne le capacità produttive, intendendo mettere a fuoco l’importanza della salvaguardia del lavoro come bene culturale. “Riflessi di giunco” affonda le sue radici proprio nel territorio e nella sua storia, bagaglio imprescindibile di risorse, informazioni e suggestioni per il futuro. In mostra oggetti creati da Maria Grazia Oppo sulla base dell’interessante abbinamento Arte/Oggetto d’uso, in modo da realizzare un progetto che estende la poetica del suo lavoro ad elementi quotidiani, avvicinandosi in modo indiretto all’arte contemporanea. L’artista sarda – una delle più creative nel panorama nazionale – utilizza elementi naturali, vari tipi di giunchi, filtri degli stagni, facendoli interagire con elementi riciclati e dismessi di macchine industriali e tecnologiche. La mostra può essere visitata dal martedì alla domenica dalle 9 alle 18. Il catalogo della mostra è firmato da Pasqua Izzo (Gangemi editore).