I "FARMERS' MARKETS": IN CRESCITA IL MERCATO DEL CONTADINO

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di Cristoforo Puddu

I farmers’ markets, ossia i mercati degli agricoltori, hanno registrato in Italia, nell’arco del 2009, un incremento dell’11% pari ad un fatturato di 3 miliardi di euro. Secondo una ricerca svolta da Coldiretti: “2 italiani su 3 (67%) dichiarano di aver acquistato almeno una volta direttamente dal produttore agricolo”. In un momento di particolare recessione e diffusa crisi, che caratterizza tutte le economie mondiali, si registra anche una significativa riduzione sull’acquisto dei generi alimentari di base. L’introduzione e affermazione della “filiera corta”, dal produttore al consumatore, con l’eliminazione dei passaggi speculativi (catena di intermediatori e operatori vari) ristabilisce un certo ed equo ordine economico-sociale e salvaguarda il ruolo storico del contadino. Il mercato contadino si è affermato maggiormente in regioni come Toscana, Lombardia, Veneto e Piemonte. In Sardegna, pur non esistendo una vera rete, sono frequenti le iniziative di associazioni o amministrazioni  comunali che operano nella promozione delle produzioni locali. Promozione e diffusione facilitata dall’ampio panorama di biodiversità e di straordinaria qualità; elementi primari di riconoscibilità dei prodotti della tradizione-cultura enogastronomica e agroalimentare della Sardegna. Positive le iniziative isolane già realizzate negli anni con prodotti locali di stagione. Da segnalare, e non secondario, il beneficio ambientale derivante dall’approvvigionamento alimentare in area territoriale e che comporta un sistema a “chilometri zero”. 

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