di Gavino Maieli
Il traguardo del decennale poteva significare per il circolo “Maria Carta” la raggiunta maggiore età nel senso che il medesimo si è fatto conoscere sia da un sufficiente numero di sardi residenti nella provincia bergamasca che dagli ambienti esterni ( istituzionali ed associativi ). Si è infatti accennato alle più importanti iniziative realizzate e che non sarebbe stato possibile realizzare senza la collaborazione dei quasi trecento iscritti, ma anche di enti pubblici (Comune di Bergamo, Amministrazione Provinciale, Regione Lombardia, Camera di Commercio Bergamasca), di Istituti Bancari locali e di sodalizi (ad esempio il Ducato di Piazza Pontida, la Dante Alighieri, Associazione Alpini, Movimento delle Donne per la Pace, ecc.). D’altra parte, come per tutti gli organismi associativi, il nostro Circolo non poteva non subire l’alternarsi di momenti felici e di momenti problematici, prevedendo le stesse norme statutarie, sintonizzate con quelle di tutti i Circoli Sardi riconosciuti dalla Regione Sardegna, la libera espressione di adesione o di dissenso sui programmi di attività proposti dal Consiglio Direttivo. Noi speriamo di poter sviluppare per l’avvenire nuove occasioni di incontro che possano suscitare in primo luogo l’interesse dei tanti sardi (e familiari) che risiedono nella provincia bergamasca ed in secondo luogo che possano riscuotere anche l’apprezzamento di altri simpatizzanti, così come è già avvenuto fino ad oggi, per i molteplici aspetti della cultura sarda (musica, cinema, letteratura, fotografia, ecc..). Sabato 13 marzo u.s. l’assemblea ordinaria dei soci del Circolo ha approvato, come dovuto, il conto consuntivo dello scorso anno ed il programma, con annesso preventivo finanziario, per l’anno corrente. E’ evidente che l’ auspicato allargamento di adesione e di consenso da parte degli associati non può che aprire nuove prospettive di sviluppo dell’ azione del Circolo nell’ interesse di un sempre più sereno inserimento dei Sardi di prima o successive generazioni nel tessuto sociale del territorio che ci ospita.