di Annalisa Bernardini
I sardi non sono tutti uguali, almeno se devono volare in regime di continuità territoriale. Chi è nato ma non risiede più nell’Isola, e vuole prendere un aereo per la Sardegna, non ha infatti la certezza della tariffa applicata. In linea teorica a prevedere lo sconto è solo la compagnia Meridiana, ma a volte le sorprese arrivano in aeroporto. Alitalia-Cai dallo scorso dicembre ha deciso di applicare alla lettera l’ultimo bando sulla continuità, che regola solo il trasporto per chi ha la residenza nell’Isola. Meridiana, grazie, a una convenzione con le associazioni degli emigrati sardi (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia), applica invece a tutti lo stesso prezzo. « È un problema molto sentito dai sardi che non vivono più nell’Isola e che di sicuro si sono trasferiti per lavoro o per altri motivi importanti», sottolinea Stefano Maullu, originario della Sardegna, e assessore alla Protezione civile della Regione Lombardia. «La questione è particolarmente sentita in Lombardia e nel Milanese dove il bacino di sardi emigrati è di 25mila persone». Per Maullu, che non esclude anche iniziative mirate, la soluzione potrebbe essere trovata con un’intesa tra le due Regioni «tramite un intervento su Alitalia, l’unico vettore che ha previsto unilateralmente di applicare la tariffa piena ai non residenti». L’alternativa per l’ex compagnia di bandiera sarebbe quella di lasciare «il monopolio su Linate e dare la possibilità di partire per la Sardegna anche con le low cost, come succede negli altri scali vicini». Per l’assessore lombardo l’aereo per i sardi è una necessità, e quindi serve un intervento urgente.