dal circolo “Nuova Sardegna” di Peschiera Borromeo
La conferenza di domenica 7 marzo, è stata presentata da Elena Bacchitta presidente del Circolo, che ha ricordato la festa internazionale della donna con l’omaggio alla grande Donna e letterata Sarda, Grazia Deledda, vincitrice del premio Nobel per la letteratura che l’Accademia svedese le conferì nel 1926, ancora oggi unica letterata italiana. La conferenza è tenuta da Pasqualina Deriu che nella sua breve ma incisiva trattazione mette in risalto tutte le qualità della Deledda come donna e come scrittrice. Interessante ed apprezzata dal pubblico che ha partecipato attivamente con domande e brevi interventi, ha ricordato il legame della scrittrice con la terra sarda, con le tradizioni, con i costumi e con il paesaggio incredibile della Sardegna che Grazia Deledda ha fatto conoscere a tutto il mondo. Grazia Deledda nacque a Nuoro il 27 settembre del 1871, da una famiglia benestante. Inizia a scrivere giovanissima e già nel 1888, all’età di soli 17 anni pubblica il suo primo racconto: Sangue Sardo. Tutti i personaggi e in particolare le donne deleddiane sono caratterizzate da forti sentimenti d’amore, di odio, di colpa, e dalla consapevolezza dell’ineluttabilità del destino. Descrive con uno stile originale la natura, gli usi e i costumi barbaricini, rendendo con impareggiabile realismo gli stati d’animo degli abitanti della terra sarda. I personaggi femminili della narrativa, da Marianna Sirca a Regina, sono anche proiezioni letterarie di una grande scrittrice che, fiera del suo essere sarda, allargò la propria coscienza di donna a tutta l’umanità.
Pasqualina Deriu è nata a Silanus (Nuoro), vive a Milano dove insegna italiano e storia. Giornalista pubblicista, redattrice della rivista Novas (Notiziario della FASI). Ha pubblicato la raccolta di poesia Cala Sisine e dintorni (L’autorelibri, Firenze, 1997); Racconti di poesia, a cura di C.U.E.M., Milano, 1998 (interviste a poetesse contemporanee) ; Saggi di didattica dell’italiano in AA.VV., Il laboratorio d’italiano, Unicopli, Milano, 2002.
Sabato 27 febbraio nella sala del Circolo Nuova Sardegna di Peschiera Borromeo grande successo per la presentazione del libro “La bambina e la miniera” di Fabrizio Fenu. Un racconto, che l’autore, oristanese di nascita, ma che attualmente vive e lavora a Carbonia, ha voluto scrivere per insegnare, in particolare ai più piccoli la storia di un territorio, di una città e delle sue miniere. Il territorio è la Sardegna, specificatamente il Sulcis, la città è Carbonia e la miniera è quella di Serbariu. “La bambina e la miniera” è un libro che si legge tutto d’un fiato, proprio perché semplice e interessante. Fabrizio Fenu, nonostante la giovane età e l’argomento non fosse dei piu semplici ha saputo intrattenere i soci del circolo con grande maestria e simpatia. La presentazione è stata introdotta da Venceslao Usai, esperto e appassionato di miniere che ha fatto una breve ma concisa panoramica dei siti minerari sardi. E’ seguita la proiezione di un breve documentario dell’Istituto LUCE sulla nascita della Città di Carbonia. Ringraziamo i soci e gli amici che vi hanno partecipato, per l’interesse e la partecipazione che hanno mostrato, nei confronti del professore Fenu e della sua collaboratrice Germana. Un grazie và anche al socio Signor Venceslao Usai, esperto in materia mineraria, per aver presentato con grande abilità e competenza gli argomenti correlati alla presentazione del libro.