di Massimiliano Perlato
Marcello Fois, scrittore sardo. Scrittore italiano. Lo si è evidenziato a Cinisello Balsamo presso Villa Ghirlanda nella manifestazione organizzata dal circolo sardo A.M.I.S. in collaborazione con la Biblioteca Civica. La “Sala dei Paesaggi” della villa storica, era traboccante all’inverosimile di persone che per due ore sono rimaste incantate innanzi alla verve dialettica dello scrittore nuorese da diverso tempo trapiantato a Bologna. “Stirpe” edito nel 2009 da Einaudi, è l’ultimo bel romanzo di Marcello Fois che racconta di una Sardegna pre-unitaria, trasportando gli attenti lettori sull’isola distante anni luce dall’Italia, dal “continente” così estraneo e remoto. Bella la storia, bello lo stile, le ambientazioni, i personaggi: una narrazione in cui il destino dei protagonisti è amalgamato di amore e invidia, dolore e felicità. Presentato da Carla Cividini Presidente dell’AMIS, è toccato all’Assessore alla Cultura di Cinisello Balsamo, Luciano Fasano, introdurre le tematiche del libro ritratto della società del tempo, delle sue assuefazioni, del suo idioma, dei suoi preconcetti e della sua quotidianità. Fois, da parte sua, come un uragano ha intercalato nelle esposizioni non prettamente congiunte alla pubblicazione che hanno tuttavia avuto il merito di tenere alta l’attenzione del folto pubblico praticamente stregato dalle sue parole anche con argomenti ben noti alla Sardegna come quelle dell’emigrazione, del sentimento della distanza e dell’appartenenza, della cultura e dell’identità. Fois, nato a Nuoro nel 1960, nel 1986 si è laureato in italianistica all’Università di Bologna. Nel 1992 ha pubblicato il suo primo romanzo “Ferro recente”. Nello stesso anno esce anche “Picta” con il quale vince l’ambito premio “Italo Calvino”. Nel 1997 fa suo il Premio “Dessì” con il romanzo “Nulla”. Un anno più tardi esce “Sempre caro” ambientato nella Nuoro di fine 800 che ha come protagonista un avvocato, personaggio per il quale Fois si è ispirato a un avvocato e poeta nuorese realmente esistito: Sebastiano Satta. Con questo romanzo vince il Premio “Scerbanenco”. Con “Dura madre” nel 2002 vince il Premio “Fedeli”. Nel 2007 riceve il premio “Lama e trama” alla carriera. Nel 2007 fa suo anche il Premio “Super Grinzane Cavour” con “Memoria del vuoto”. Fois, che si definisce Scrittore con la lettera maiuscola, è capace nei suoi romanzi di ripristinare attraverso l’esposizione di luoghi e personaggi, un mondo come quello raccontato in maniera così perfetta da autorizzare al lettore di entrare nella storia enunciata; senza forzature ma con la descrizione e l’eleganza di uno stile che solo marginalmente fa qualche concessione al dialetto sardo. Il vestiario, le usanze, i pregiudizi, la prima guerra mondiale niente affatto sentita, le malattie endemiche dell’isola, la sua natura aspra: un cocktail ben presente fra le pagine di Fois tanto da annoverarlo fra i romanzieri sardi più valutati.