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La storia del palio di Siena è strettamente legata alla Sardegna e ai suoi fantini. L’ultimo, quello dell’Assunta, lo ha vinto Giuseppe Zedde, detto Gingillo. È un figlio d’arte: Antonio Zedde, detto "Valente", nato a Noragugume nel 1942, padre di Giuseppe e di Virginio (altro fantino), ha messo il suo sigillo nel palio, vincendo due edizioni, nell’agosto del 1972 e nel luglio del 1976. L’isola ha da sempre un rapporto speciale con il quadrupede più elegante del mondo animale: il cavallo. Binomio inscindibile per tradizioni, cultura, lavoro e affetto. È molto probabilmente questa la ragione principale del successo dei nostri fantini, amati e coccolati, in terra di Toscana, dove vive una folta comunità di sardi. È già tempo di palio e le contrade si preparano all’evento estivo che mobilita una grande folla. Sono stati diversi i fantini sardi o di origine isolana, che hanno partecipato in tempi passati e anche più recenti, alla manifestazione senese. Il leader indiscusso resta Andrea De Gortes, soprannominato "Aceto". Ha vinto ben 14 edizioni del palio su 58 partecipazioni. Risultati che gli sono valsi il riconoscimento di "Re della Piazza". Il primo successo, dell’allora 22enne fantino, nativo di Olbia, risale al 2 luglio del 1965. Chiamato dalla contrada dell’Aquila a montare "Topolone", Aceto si impose in un palio straordinario. De Gortes era stato notato, per coraggio e determinazione, l’anno precedente. La fama e la fortuna di Aceto nascono così. Il fantino olbiese è stato legato per 19 anni alla contrada dell’Oca, con la quale ha vinto cinque edizioni della corsa. La carriera di Aceto sembrava terminata a metà degli anni 80, ma nessuno immaginava ancora di dover fare i conti con la sua testardaggine. L’ultima vittoria centrata da Aceto risale al 3 luglio del 1992. Il "re della piazza" tornò in sella, chiamato ancora dall’Aquila, che ambiva al successo, avendo ricevuto in sorte un forte cavallo, denominato "Galleggiante". Aceto diede vita ad un duello acceso con un altro fantino isolano, Sebastiano Deledda, noto "Legno" che correva per la contrada Pantera. Una rivalità che si dimostrò evidente durante la gara. Aceto approfittò della clamorosa caduta dell’avversario prendendo il comando della corsa e cogliendo un strepitoso trionfo. Dopo alcuni palii andati male, decise di ritirarsi definitivamente nel 1996. Ora Andrea De Gortes vive ad Asciano, vicino Siena, dove gestisce un allevamento di cavalli. E restiamo ad Asciano, dove è nato il 17 giugno del 1963, per parlare di un altro assoluto protagonista delle vicende del palio: Giuseppe Pes. detto il Pesse. È stato allievo di De Gortes. Ha esordito con il botto, nella rassegna, il 2 luglio del 1982, ad appena 19 anni. Una vittoria insperata per il fantino di chiare origini sarde, che in quell’occasione indossava il giubbetto della contrada del Montone. Giuseppe Pes entra nella storia del Palio nel 1997. Il 3 luglio viene chiamato dalla contrada della Giraffa per "guidare" un cavallo formidabile Lobi’s Andrea, ribattezzato Penna Bianca, a causa di una macchia sulla fronte. Pes non si smentisce e domina la corsa. È il settimo trionfo personale. Ma non basta. Ad agosto il Pesse, sempre con indosso il giubbetto della Giraffa, monta Quarnero. Parte in ritardo, ma è capace di una clamorosa rimonta. Arriva primo al traguardo e per la contrada è cappotto. Anno indimenticabile per Giuseppe Pes da Asciano, ma sangue tutto sardo. Ultimo successo nel 2000, il nono personale, con la maglia della contrada della Selva. Ultima gara finora quella del 2006. Bilancio comunque esaltante per il Pesse. 45 partecipazioni e ben 9 vittorie oltre ad una correttezza esemplare. Rare le squalifiche. Tra gli altri principali protagonisti della rassegna senese, è doveroso menzionare Salvatore Ladu, soprannominato "Cianchino". Il fantino nativo di Bono, ha compiuto nel 2008, 50 anni. Eccellente il suo palmares: 46 partecipazioni e ben otto vittorie. Due volte primo con il giubbetto della contrada "Pantera"e altrettanto con quella di "Onda". Un successo ciascuno con Nicchio, Montone, Tartuca e Bruco. Il primo trionfo, a vent’anni, risale al 16 agosto del 1978. Cianchino vince indossando il giubbetto della Pantera, montando il cavallo "Urbino". Si lega alla contrada del Bruco, per cinque carriere consecutive tra il 79 e l’81, ma non riesce a vincere. Ma la grande impresa, con il Bruco, la centra nel 1996, montando Bella Speranza. Si aggiudica la gara nella quale balza al comando dopo il secondo giro. Il suo ultimo palio è datato 2 luglio 2005. Poi lo stop alle corse. Altro fantino, altre corse. Tre quelle vincenti per Massimo Coghe, detto "Massimino", nativo di Norbello, in provincia di Oristano. L’oggi 44enne Coghe, si è aggiudicato il palio nel luglio del 1994, sempre a luglio, ma nel 1998 e ultimo trionfo nell’agosto del 1999. Coghe ha corso ben 33 edizioni del palio. Ma ci sono altri fantini, forse meno conosciuti ai più, che hanno primeggiato nell’ambita corsa senese. Due primi posti anche per Giovanni Antonio Casula, nativo di Oschiri, classe 1957. Soprannominato "Moretto". Casula ha tagliato il traguardo da vincitore nell’agosto del 1983 e nello stesso mese, sei anni dopo. Tredici le sue partecipazioni al torneo. Sul podio più alto è salito nell’edizione di luglio 1979, Francesco Congiu, detto "Tremoto". Il fantino nato a Serri, classe 1956, ha gareggiato 13 volte, tra il 1978 e luglio 1996. C’è tutto un elenco di altri sardi che hanno presenziato al palio, ma senza fortuna. Iniziamo, per rispetto, da chi non c’è più. Costantino Giuggia, detto "Morino", nuorese, scomparso nel 1977, a soli 33 anni a Siena. Dodici le sue partecipazioni. Ha chiuso il conto con la vita anche Efisio Bulla, nativo di Bultei, deceduto tre anni fa, all’età di 72 anni. Gareggiò sei volte tra il 1962 e il 1969. Per dieci volte è sceso in Piazza a cercare gloria, Boris Pinna, detto Pinturicchio, classe 1971. Il fantino oristanese ha gareggiato tra il 1997 e il 2002. Stesso numero di corse per Antonio Cossu, classe 62, altro nuorese, denominato "Cattivo II". Sette partecipazioni per un fantino che abbiamo già citato. Si tratta di Sebastiano Deledda, detto "Legno", nativo di Lula, classe 1958. In gara tra il 1979 e il 1995. Resterà nella storia il suo duello con Aceto. Franco Casu, detto "Spirito", classe 69, oristanese ha cercato di fare del suo meglio, in sei occasioni, tra il 1989 e il 1996. Tra le altre presenze, segnaliamo quelle di Pietro Migheli, detto Capretto, del fratello Luigi, detto Musino, Arturo Deiana, detto Pel di carota, Manolo Deiana, detto Ciclone e Renato Porcu. Nei primi anni 2000, è balzato agli onori della cronaca senese e non solo, nel bene e nel male come risultati, un altro fantino, originario di Silanus. Stiamo parlando di Dino Pes, soprannominato "Velluto", nipote del più celebre Giuseppe, detto "il Pesse". Il giovane Dino, classe 1980, ha partecipato otto volte al palio di Siena, senza mai vincere. Ci è andato vicino nel 2001 montando il cavallo Attilax. Negli ultimi metri di corsa ha ceduto lasciando campo libero a "Ugo Sancez".
Velluto si è distinto nel 2002 vincendo il palio di Fucecchio, montando il cavallo Mowgli. Si è ripetuto nel 2004, imponendosi al palio di Legnano per la contrada Sant’Ambrogio. Ancora a Siena, con la contrada
il Bruco, Pes sfiora la vittoria nell’edizione del 2 luglio 2004. Una gara sofferta, con caduta, ma al traguardo viene preceduto dall’avversario Salasso della Giraffa. Seguono anni non fortunati. Dino Pes è rimasto nell’ambiente delle corse e oggi lavora e allena per preparare molti cavalli barberi di levatura (Berio, Delizia de Ozieri, ecc.). Lo scorso anno ha partecipato al palio di Asti, giungendo sorprendentemente quarto al traguardo. Infine la speranza di oggi. Si chiama Gianluca Fais, è nato a Siamanna, in provincia di Oristano nel 1981. Nel 2005, gareggia nel Palio di Asti. Corsa impeccabile su un terreno reso pesante dalla pioggia. Giunge in finale e mette in riga fantini del calibro di Trecciolino e del Pesse. L’anno successivo i primi importanti risultati. Vince il palio di Monticano, ottiene buoni piazzamenti in altre manifestazioni, vince due batterie, su quattro al palio di Siena. Diventa il fantino ufficiale della contrada della Lupa. È soprannominato "Vittorio". Nel luglio 2007 ha primeggiato nel palio di Valdarno e nel 2008 la vittoria al palio di Buti, per la contrada san Nicolao. Ora vediamo che succederà al palio di Siena 2009. In bocca al lupo e forza Sardegna.