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La colonna mobile della Regione dal porto di Cagliari è sbarcata a Civitavecchia: da qui il contingente sardo ha raggiunto via terra l’Abruzzo. Non solo uomini e mezzi nella nave della Tirrenia che li ha portati a destinazione, ma anche celle frigo cariche dei prodotti regionali messi a disposizione dalla Federazione regionale della Coldiretti della Sardegna. La missione assegnata, dal Dipartimento della Protezione Civile, alla Sardegna è quella di gestire i campi già allestiti ad Acciano e a Camarda, quest’ultimo ospita 500 abitanti. L’assessore regionale della Difesa dell’ambiente Emilio Simeone spiega:" Eravamo pronti da giorni e i nostri uomini della Protezione Civile, nonché i volontari del contingente, si sono liberati da qualunque impegno per tenersi pronti per la partenza. Finalmente è arrivata la chiamata da Roma e possiamo portare il nostro aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto". La colonna regionale è dotata di due cucine da campo in grado di preparare 300 pasti all’ora, sono 4 i capannoni da adibire come locali mensa per un totale di 640 posti a sedere, due celle frigo consentiranno la conservazione delle derrate alimentari. La prima partenza è stata strutturata in funzione della missione assegnata ed è composta da 80 persone di cui 7 tra funzionari del Servizio Regionale di Protezione Civile e delle Province di Cagliari, Carbonia Iglesias e Medio Campidano, per l’unità di coordinamento , oltre 73 i volontari delle associazioni di protezione civile provenienti da queste tre province. La durata dell’intervento della colonna mobile non è stata predeterminata e probabilmente si protrarrà per più settimane, pertanto verrà previsto un avvicendamento consentendo alle restanti Province dell’isola e alle associazioni presenti nei relativi territori, di contribuire alle operazioni di assistenza alla popolazione colpita dal violento sisma. Insieme alle cucine partiranno i moduli logistici che consentono l’autonoma sistemazione del personale componente la colonna, ed in particolare 7 tende pneumatiche, 4 tende classiche, 2 autobotti per il trasporto di acqua potabile, 2 moduli servizi igienici, un ufficio di coordinamento mobile, 4 torri faro con gruppi elettrogeni. "Siamo attrezzati di tutto quel che serve per dare ristoro alle persone costrette a vivere nei campi-ha concluso Simeone-. Sono sicuro che i nostri ragazzi faranno del loro meglio".