di Massimiliano Perlato
In poche ore sono stati creati più di 500 gruppi su Facebook, ciascuno con centinaia di iscritti, in cui gli utenti scrivono messaggi di solidarietà alle vittime del terremoto che ha colpito L’Aquila e le zone limitrofe. Si lanciano anche proposte di aiuto per feriti e sfollati. Dai gruppi ‘Emergenza Terremoto’ e ‘Organizziamoci per la raccolta di aiuti’, ad esempio, sono partiti appelli per le donazioni di sangue e per la raccolta di beni alimentari o vestiti. C’è anche chi si dichiara disponibile a ospitare nelle proprie case per qualche giorno le persone che hanno visto la propria abitazione crollare per la violenta scossa. Sono centinaia, inoltre, i video riversati su You Tube: molti sono presi da network nazionali e internazionali che fin dalle prime ore del mattino hanno mostrato le immagini del terremoto. Alcuni sono invece registrazioni ‘fai da tè, con telefonini e videocamere. Su Internet e in particolare sui social network, Facebook e Twitter (il micro-blog anche via cellulare), si sono susseguite richieste di notizie su amici e parenti, non solo tra i più giovani. Ai primi messaggi, di spavento e disorientamento, sono presto seguite le domande: cosa è successo, dove, ci sono danni o vittime. Accanto a commenti per lo choc subito, anche Internauti che si sono premurati di riportare e anche di tradurre in inglese le prime informazioni che giungevano dai canali tv ‘all news’ e dai siti web di giornali e agenzie. Poi le prime, drammatiche, testimonianze. Su Facebook e’ nato fra gli altri il gruppo ‘’Aiutiamo l’Abruzzo”, in cui gli iscritti si scambiano informazioni utili come i numeri di telefono per l’emergenza, i riferimenti per donare il sangue o le segnalazioni per organizzare ‘’aiuti concreti” per la popolazione sfollata.