Speciale Trasporti: le prospettive per il 2009

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Le tre compagnie si sono incontrate con l’Enac, l’ente che regola la continuità territoriale, per sottoscrivere le convenzioni, l’atto con cui si impegnano a garantire i voli dalla Sardegna per la penisola. E’ stata una discussione lunghissima e accesa, e alla fine senza esito, nonostante la mediazione dell’assessore regionale Sandro Broccia. L’intesa sulla "spartizione" degli aeroporti c’è, ma non è stato messo nero su bianco, al momento. Finito l’incontro, Meridiana e Airone hanno diffuso un comunicato congiunto contenente accuse pesanti al Ministero dei Trasporti, che il bando sulla continuità l’ha fatto e successivamente modificato in corsa per favorire Alitalia, la compagnia ancora a controllo statale. Già l’Enac aveva messo in dubbio l’utilità della continuità ("non serve più, adesso basta il libero mercato"), in più anche il Ministero guidato da Altero Matteoli si è "dimenticato" di lasciare spazi liberi negli scali per gli aerei in arrivo dalla Sardegna: una doppia botta che ha rischiato di far precipitare tutta la continuità. Che – per il momento – è stata salvata dal senso di responsabilità delle tre compagnie rimaste in gara. In considerazione della necessità dell’utenza di veder garantito il servizio della continuità territoriale – scrivono ancora Meridiana e Airone – ci impegniamo, in via transitoria e per quanto possibile, a operare rispettando le bande orarie e le tariffe previste, utilizzando slot di cui i vettori dispongono e che verranno appositamente dedicati a coprire i voli da e per la Sardegna, in sostituzione di altri voli nazionali ed internazionali. Si volerà dunque regolarmente dai tre scali sardi (Alghero, Cagliari e Olbia) verso Roma-Fiumicino e Milano-Linate. L’offerta dei tre vettori è molto ampia: 35 voli in partenza dalla Sardegna, molto di più del tetto minimo imposto dalla continuità. Ad Elmas per esempio, le tre compagnie che si spartiscono le due rotte che valgono 114 milioni di euro, faranno complessivamente 13 voli per Fiumicino e 11 per Linate. Per i prezzi, non tutti i voli rispettano il tetto massimo di 49 euro per Roma e 59 per Milano. In alcuni casi, per i sardi il prezzo base sale a 50 euro per Roma (tutti i voli in partenza da Cagliari) e 61 per Milano (tutti i voli, esclusi quelli proposti da Alitalia a Cagliari). Un aumento che non è compreso nelle tasse. Quelle aeroportuali, per i bagagli e per il prezzo del petrolio, fanno salire ancora di più il prezzo dei biglietti. A Olbia e Alghero, dove c’è il monopolio di Meridiana e Airone, non c’è alternativa. Dallo scalo gallurese, servono quasi 71 euro per Roma (solo andata) e 72 per Milano. Da quello catalano, 81 per Roma e ben 93 per Milano. A Cagliari, invece, c’è possibilità di scelta. Meridiana e Airone vendono il volo per Roma a 71 euro. Alitalia a 67. Per Milano, lo scenario cambia ancora. Airone ha il prezzo più alto (93 euro), Alitalia quello più basso (76). Meridiana sta in mezzo con 80. Le compagnie si impegnano ad applicare i prezzi della continuità territoriale ai passeggeri nati (ma non più residenti) in Sardegna. L’Unione Europea aveva chiesto di cancellare questa facilitazione.

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