di Massimiliano Perlato
Oltre 100 milioni di euro. Ammontano a tanto, i danni causati dall’alluvione di ottobre. La cifra, diventa ufficiale nel momento in cui l’assessore ai lavori pubblici di Capoterra Efisio Demuru comunica il dato alle due commissioni provinciali in visita nell’epicentro del nubifragio. Lontanissima dai circa 40 milioni messi in campo da Regione, Consiglio regionale e Governo nazionale ma la distanza dei numeri non sembra al momento essere il punto fondamentale. Quello, lo stesso che tutti ripetono da giorni, è il dovere di «evitare che fatti di questo genere si ripetano». Nel frattempo, va avanti la lentissima ricerca della normalità: mentre nelle zone più colpite si lavora ancora alla ripulitura e alla mezza in sicurezza degli stabili danneggiati, prende quota la corsa alla solidarietà. Con numerosi conti correnti aperti da diverse organizzazioni e una causale unica: raccolta fondi pro alluvionati. È una macchina che non si ferma, questa della solidarietà, e corre su due binari paralleli. Il primo è quello istituzionale: serve per fare il punto, giorno dopo giorno, sull’evolversi della situazione. Poi c’è la solidarietà che viene da più lontano, quella messa in piedi da altre organizzazioni. I sindacati, a esempio: le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil sono impegnate nella raccolta fondi per aiutare chi ha subito danni causati. Il conto corrente bancario per i versamenti è attivo nella sede della Bnl del largo Carlo Felice (intestato a Cgil Cisl Uil – Segreterie regionali – Iban IT53G0100504800000000101082). Attivi anche i due conti aperti dall’amministrazione di Capoterra. Il primo è postale: numero di conto 92678523 (Iban: IT 52 Q 07601 04800 000092678523) intestato a "Comune di Capoterra – Emergenza alluvione" con causale "Pro emergenza alluvione"; il secondo è bancario, presso la filiale di Capoterra del Banco di Sardegna (Iban: IT 08 R 01015 44080 000070182144) con la stessa intestazione e identica causale. Ancora: le Acli della provincia di Cagliari, insieme alla Caritas, promuovono i "Banchetti della Solidarietà" allestiti a Cagliari in piazza Yenne e in piazza Costituzione. L’obiettivo è un’altra raccolta fondi per l’acquisto di attrezzature, beni di prima necessità e quanto sia utile a ripristinare condizioni di normalità nelle zone colpite dall’alluvione. Secondo le indicazioni fornite dalla Caritas Diocesana, non saranno effettuate raccolte di vestiario, né di derrate alimentari. Il fine dell’iniziativa è infatti quello di portare un contributo mirato al grande lavoro che stanno svolgendo i volontari coordinati da don Marco Lai.