ci riferisce Paolo Pulina
Nel pomeriggio di domenica 14 dicembre, presso il salone dell’associazione, l’annuale festa sociale del Circolo culturale sardo "Logudoro" di Pavia (presieduto da Gesuino Piga) è stata rallegrata dal gruppo "Tenores di Illorai", accompagnato con l’organetto diatonico da Guido Vercellino (figlio del famoso Mondo Vercellino). Giovanni Michele Filia (voce solista), Gianni Mula (mezza voce), Giuseppe Nieddu (basso gutturale) e Salvatore Piga (controvoce gutturale) hanno inorgoglito con la loro apprezzata esibizione i numerosi soci del Circolo originari di Illorai (SS): in prima fila Pasqualino Carta e Fausto Fois, che hanno curato la regia organizzativa dell’evento.
Gianfranco Pintore ha ovviamente ragione sul fatto che non bisognerebbe parlare e scrivere di “tenores di Bitti, di Neoneli, di Dorgali, di Illorai, ecc.”. Infatti, come sappiamo, il canto “a tenore” (patrimonio immateriale dell’umanità riconosciuto dall’Unesco ) significa canto armonico e “tenore” sta per, appunto, “armonia”. Solo che poi, per pigrizia, e perché i gruppi si chiamano loro stessi ufficialmente “i tenores di…” , ma anche perché ogni volta, con pignoleria che diventerebbe antipatica, bisognerebbe spiegare ai nostri interlocutori perché parliamo o scriviamo de “su tenore di …” per un gruppo di quattro cantori armonici, si finisce per non muovere le cose quiete. E’ stato comunque cortese Pintore/ad invitarci a non cadere in tentazione / nell’uso non corretto della parola “tenore”./ Lo ringraziamo molto per l’utile precisazione.