UN LIBRO PER AMICO: “IL LADRO DI SCARABEI”, L’ULTIMA PUBBLICAZIONE DI VANESSA ROGGERI

Ho atteso, con la trepidazione di sempre, la nascita dell’ultima creatura letteraria di Vanessa. Ce l’ho tra le mani: si intitola ” Il ladro di scarabei”, di Vanessa Roggeri pubblicato dalla Rizzoli. Sapevo, conoscendo la forza e le sfumature della sua penna e la sua innata e potente creatività – che sarebbe stato un ulteriore e piacevole ingresso in un mondo altro…nel quale mi sarei mossa con la delicatezza e la leggerezza di sempre per godere del ritmo narrativo e per assistere all’evolversi dei fatti, pronta a parteggiare, all’occorrenza, per uno o per l’altro dei personaggi. E, in alcuni casi, l’ho fatto. Fin dal primo momento, infatti, ho guardato, con tenerezza e simpatia, la timida e dolce Asmara. Ero accanto a lei tutte le volte in cui il suo cuore si apriva all’amore; ero accanto a lei nei suoi assordanti silenzi di pietra e – come precisa l’autrice – ero accanto a lei ” all’ombra delle sue debolezze”. Così come ero accanto all’ingegner Deiana…personaggio che, nell’immediato, si fa amare: elegante, generoso, onesto…capace di immaginare e di lottare, in prima persona, per la costruzione di un mondo in cui abbia spazio e fiato la parola “libertà”, e diritto di cittadinanza il termine “antifascista”. Ero, e sono stata più volte, su quel colle, su quella cava di calcare…teatro di antica bellezza, di fatica, di ricchezza, di dolore e di morte. Vanessa Roggeri, in questa sua ultima creatura letteraria, ha scelto di indossare i panni della picconatrice dei luoghi comuni e ci domanda: ” Ma è proprio vero che chi arriva dalla miseria è necessariamente una persona migliore delle altre?”. Allora stesso modo ci chiede: ” È inevitabilmente una persona superficiale e insensibile chi proviene da una famiglia ricca, sana e unita?”. Con la messa in discussione dei luoghi comuni viene, quindi, disegnata e raccontata una realtà che, probabilmente, può inizialmente disturbarci, soprattutto per l’ingratitudine e la violenta voglia di rivalsa del giovane Antino, su majolu, il ladro di scarabei protagonista della storia. Ma che, a ben vedere, racconta la parte più oscura dell’essere umano e, perciò, di tutti noi. Parte che è necessario conoscere, analizzare e tenere a freno per evitare che abbia il sopravvento e rischi di trasformarci in persone diaboliche. In fondo, ognuno di noi è fatto di paradiso e inferno. O no? Vanessa Roggeri…è, da tempo, la mia scrittrice preferita. Esattamente dal 2015, quando incontrai per caso, in un periodo senza sole della mia vita, la sua dolcissima Nora, protagonista di “Fiore di fulmine”. Nora che, nell’immediato, adottai come figlia d’anima. Capii fin d’allora di trovarmi accanto a una penna speciale, a un talento naturale, a una scrittrice vera. Da allora ho assaporato, e spesso presentato, i suoi libri con l’anima in subbuglio di un’adolescente innamorata che crede ancora nella forza terapeutica e liberatrice della parola. Grazie Vanessa! Grazie davvero! In un mondo nel quale troppi scrivono e pochi leggono, in un mondo nel quale pare avere il sopravvento un individualismo esasperante ed esasperato, sei capace di regalarci emozioni e bellezza. E Dio solo sa se ne abbiamo urgente necessità.

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6 commenti

  1. Elisabetta Frau

    Che meraviglia di analisi…❣️

  2. Vanessa Roggeri

    Ditemi voi come faccio a non commuovermi leggendo una delle più belle e toccanti recensioni che abbia mai ricevuto? Grazieeee lo dico io, cara Rosalba Satta, grazie per la tua stima, grazie per il sentimento che hai instillato in ogni singola parola🩷💗💖
    E grazie mille al caro Massimiliano Perlato, e a Tottus in Pari, per lo spazio che che sempre ha modo di dedicarmi🙏💐

  3. Maria Giovanna Pinna

    Bellissimo il tuo romanzo

  4. Rinalda Vincenzi

    Mi è piaciuto molto!

  5. Roberta utzeri

    Letto! Bellissimo!

  6. Giuseppina Dovier

    Letto! Bello!

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