I CONTROLLI DI ‘GOLETTA VERDE’ CONDOTTI DA LEGAMBIENTE: PROMOSSI I MARI DI SARDEGNA

I mari di Sardegna sono tra i meno inquinati d’Italia, anche se il 21 per cento risultano fuori dai limiti di legge. Sono alcuni dei risultati emersi dal consueto monitoraggio delle acque sarde condotta da Legambiente nel corso della 38esima edizione di Goletta Verde.

I risultati sono stati presentati ieri mattina a Olbia a bordo di Goletta verde che poi proseguirà il suo viaggio lungo la Penisola, prossima direzione le coste laziali, per poi concludere la navigazione in Friuli-Venezia Giulia il 13 agosto. Presenti Mattia Lolli, portavoce di Goletta Verde e segreteria nazionale Legambiente, Marta Battaglia, presidente Legambiente Sardegna, Giorgio Querzoli responsabile Comitato scientifico Legambiente Sardegna, Elena Casu, Ufficio Presidenza Legambiente Sardegna e coordinatrice regionale campionamenti Goletta Verde, Cristina Dessole, vicepresidente Circolo Gallura.

“In Sardegna il 21% dei punti campionati da Goletta Verde lungo le coste risulta fuori da limiti – spiegano da Legambiente -. Dei 29 campioni esaminati, 6 sono risultati fuori dai limiti alle analisi microbiologiche effettuate da laboratori specializzati sul territorio: 3 punti sono stati giudicati fortemente inquinati (spiaggia Calamosca, a Cagliari, foce corso d’acqua ad Alghero, foce rio Cuggiani a Valledoria), e 3 i campioni che hanno avuto il giudizio di inquinato (foce del fiume Cedrino a Orosei, foce rio Foxi a Quartu Sant’Elena, Bastioni Cristoforo Colombo pressi Torre Sulis ad Alghero)”.

“Quest’anno le analisi di Goletta Verde hanno rilevato un leggero peggioramento rispetto allo scorso anno, e il punto di Calamosca è risultato fortemente inquinato – ha sottolineato Marta Battaglia presidente di Legambiente Sardegna -. Questo dato ci preoccupa: Calamosca è una delle spiagge più frequentate dai cagliaritani: bisogna capire le cause di questo risultato e cercare insieme alle istituzioni delle soluzioni rapide e concrete. Inoltre, le foci dei fiumi continuano a rappresentare una criticità per la nostra isola: il Rio Foxi e il Rio Cuggiani ormai sono punti che anno dopo anno risultano inquinati mentre i punti ad Alghero San Giovanni, nonostante lo scorso anno fossero migliorati, riconfermano una storia di inquinamento che merita più attenzione soprattutto per la connotazione cittadina delle spiagge interessate”.

I 29 campionamenti in Sardegna sono stati eseguiti dalle volontarie e i volontari di Legambiente tra il 24 e il 28 giugno 2023 con loro hanno lavorato anche un gruppo di studenti di Ingegneria ambientale dell’Università di Cagliari. Dei 29 campioni esaminati 7 sono stati prelevati in foce di fiumi o canali e 22 a mare. Come detto, 6 i campioni risultati fuori dai limiti di legge alle analisi microbiologiche effettuate da laboratori specializzati sul territorio: 3 punti sono stati giudicati fortemente inquinati, in quanto i campioni superano di più del doppio i limiti normativi considerati, e 3 i campioni che hanno avuto il giudizio di inquinato.

Andando nel dettaglio. In provincia di Cagliari, sono due i punti risultati fuori dai limiti: con giudizio di “Fortemente inquinato” quello preso a mare presso la spiaggia Calamosca, a Cagliari, che era risultato entro i limiti nel 2023, ma giudicato inquinato nel 2022. Il Rio Foxi, a Quartu Sant’Elena, conferma di essere un punto storicamente critico e fuori dai limiti e riceve il giudizio di “Inquinato“.

In provincia di Nuoro, è risultato “Fortemente inquinato” il prelievo alla foce del fiume Cedrino, in località Santa Maria, a Orosei, confermando il giudizio dello scorso anno, mentre sono risultati “Entro i limiti” gli altri quattro campioni prelevati alla spiaggia centrale di Santa Maria Navarrese, a Baunei, in mare di fronte allo stagno Li Cucutti a Budoni, in mare in corrispondenza del rio Pelau presso la spiaggia di Foddini, nel comune di Cardedu, e alla foce Sos Palones, in località San Giovanni a Posada.

Entro i limiti tutti i campioni presi in provincia di Oristano: in spiaggia presso la bocca dello stagno S’Ena Arrubia ad Arborea, alla foce del fiume Temo a Bosa marina, presso la spiaggia San Giovanni di Sinis nel comune di Cabras, presso la spiaggia S’Archittu a Cuglieri e alla foce del fiume Tirso in località Torre Grande, nel comune di Oristano.

Tre sono i punti fuori dai limiti in provincia di Sassari: ad Alghero, in località San Giovanni, la foce del corso d’acqua presso via Garibaldi risulta “Fortemente inquinato”, mentre quello preso a mare, ai bastioni Cristoforo Colombo pressi Torre Sulis risulta “Inquinato”. Si conferma anche quest’anno fuori dai limiti il prelievo presso la foce del rio Cuggiani a San Pietro a mare, Valledoria.

Tutti entro i limiti i punti nella provincia di Sud Sardegna.

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5 commenti

  1. Perché le barche scaricano i liquami fognari in mare? Perché non c’è l’obbligo di scaricare nei porti? I controlli sul peso e sul numero di persone. Ciò non avviene

  2. E QUESTA BUFFONATA UN GIORNO FINIRÀ….. COME SE FOSSE MERITO LORO.
    E POI PERÒ PRESSANO LA TODDE PERCHÉ SIAMO IN RITARDO SULLE RINNOVABILI.
    NON LA CONOSCONO LA VERGOGNA

  3. Affaristi senza vergogna

  4. l’Italia non ha ancora reso obbligatorio vietare lo scarico a mare e effettuarlo nei porti…….
    Goletta verde chi la sovvenzioni?
    ….semplice curiosità

  5. Alessandro Demontis

    Gente che si fa le vacanze gratis, su legambiente poi che dire… un altro carrozzone, tanto paghiamo noi…

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