ALL’INSEGNA DEL ‘PLEIN AIR’: TURISMO OUTDOOR, SARDEGNA IN VETTA NELLE VACANZE DEI CAMPERISTI

Per l‘estate 2024 gli italiani hanno le idee chiare: la vacanza ideale sarà all’insegna del “plein air”. A rivelarlo l’ultima indagine condotta da Enit (Agenzia Nazionale del Turismo) in collaborazione con Human Company e Istituto Piepoli, che ha messo in evidenza una netta preferenza per viaggi a contatto con la natura. Un italiano su 4 conferma la propria predilezione per il campeggio. La Sardegna? E’ fra le mete più ambite da chi ama vivere una vacanza all’aria aperta e in assoluta libertà: “Nel totale rispetto, ovviamente, delle regole”.

La conferma arriva dal presidente del club Camperisti sardi Luigi Pambira, alla guida di un’associazione che conta oltre 2mila iscritti, non solo della Sardegna: “Molti risiedono nella penisola e all’estero, di recente abbiamo avuto richieste anche dalla Slovenia. Questo è un settore – spiega Pambira – che vanta un fatturato nazionale, secondo gli ultimi dati, che raggiune i 6 miliardi. Chi viene nell’Isola – continua – sa di poter trovare luoghi meravigliosi da vivere e un’offerta turistica e culturale all’altezza di una richiesta sempre più in crescita, come quella che riguarda chi predilige il cosiddetto “turismo lento“.

Cammini religiosi, trekking, archeologia e monumenti culturali da scoprire. Non solo spiagge incontaminate e buon cibo. Ecco perché il turismo outdoor non sarebbe affatto una moda passeggera. Secondo l’indagine Enit si afferma come vera e propria tendenza in forte crescita, capace di attrarre un pubblico sempre più ampio, con una particolare attenzione alle fasce d’età tra 35 e 54 anni. Da tutto il mondo e dall’Europa, per una stagione turistica che non chiude. Al contrario: “I camperisti viaggiano tutto l’anno“.

Secondo i dati raccolti da Campeggi.com, per le proprie vacanze all’aria aperta gli italiani scelgono la Puglia, che guida la classifica con il 30% delle ricerche totali; seguita da Toscana con il 28% e Sardegna con il 25%. “La Sardegna, nonostante il caro trasporti, è una meta ambita. Questo – secondo Pambira – è un dato significativo che dovrebbe indurre la Regione Sardegna, così come i Comuni ad investire in maggiori servizi per questo settore”. Dal sud al nord dell’Isola “non è raro trovare i campeggi chiusi fuori stagione – aggiunge il presidente di Camperisti sardi – e sarebbe importante dotare i nostri porti di aree attrezzate così come avviene in altri paesi d’Europa”. Le aree attrezzate, i camping, si trovano maggiormente lungo la costa, pochi i servizi nell’entroterra. Ma qualcosa si sta muovendo anche grazie ad una recente legge regionale (n. 32/54 del 2022) che prevede la “Concessione di contributi per le aree comunali attrezzate di sosta temporanea a fini turistici”.

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