LA PRESENTAZIONE DEI BAMBINI PER BAMBINI: A MUSEI E’ GRANDE FESTA CON BOBO E LE AVVENTURE BES-TIALI

Musei è un nome che evoca immediatamente la sua etimologia: “luogo sacro alle Muse”.

E, allora, non è un caso che proprio a Musei, un piccolo paese nel Sud Sardegna a pochi chilometri da Iglesias, che la Musa abbia ispirato loro, i protagonisti di un evento STRAordinario in tutti i sensi, dall’inizio fino alla fine.

Bobo è entrato nelle loro classi, anch’esse STRAordinarie. L’hanno coccolato, accarezzato e conosciuto talmente a fondo che Bobo, adesso, ha deciso di restare e non andare più via…

C’era una volta,

un reame di giraffe, scimpanzé, zebre, pappagalli, talpe nascoste sotto il pavimento di un luogo incantato con sedie da re e da regine. In pochissimo tempo, con zampe e ali, avevano allestito a festa, nella grande villa Asquer, la sala consiliare. Qui, i grandi “prendono decisioni importanti, a volte molto colorate” ha detto il Signor Sindaco Sasha che, per l’occasione, aveva prestato la fascia tricolore a BOBO, l’ospite d’onore.

Emozionato e gongolante, BOBO è rimasto senza parole! ma i suoi occhi azzurri e marroncini, si erano illuminati dalla gioia e come per magia hanno dato il via alla serata con le note di maestro Giordano che, con delicatezza,  ha accompagnato la presentazione dei bambini per i bambini:

Maya: Bobo e le avventure bestiali parla di un bambino; è stato scritto dalla prof.ssa Manola Bacchis che noi chiamiamo Maestra Manola perché ha lavorato con noi e ci ha fatto compagnia a Pisa. Tornando al libro, è stato illustrato da Daniele Lara.

Davide: Bobo è un bambino come noi, un po’ più piccolo, ha delle difficoltà: ogni volta che deve fare un’attività, inizia a preoccuparsi e ha paura di non riuscire. C’è sempre con lui il suo supereroe preferito “L’uomo ragno” che lo incoraggia. Ma l’aiuto più grande, Bobo ce l’ha dalla sua super maestra Antonella che lo rincuora e lo sprona.

Filippo: Lei è una maestra davvero speciale: è magrolina e paffutella e i suoi occhiali sono arancioni arancioni come un’aranciata frizzante e non come l’arancione del semaforo lampeggiante all’incrocio della piazza. Quando Bobo inizia a scrivere, le righe cominciano a ballare a suon di musica, le lettere parlano, si staccano dal foglio scomponendosi e creando in lui confusione.

Matteo: Anche quando deve leggere, in testa gli si forma una giostra di consonanti e vocali, e di animali e castelli; nel dettato Bobo è un po’ distratto e anche con i numeri non va meglio…il 9 diventa 6, il 4 si trasforma in 7 e l’1 si specchia nello specchio.

Aurora: Per fortuna Bobo può contare su tanti amici: le zebre, il pappagallo, lo scimpanzè, la talpa e grazie a loro riesce a superare ogni ostacolo. Non dimentichiamoci, però, del bidello Mariolino che apre e chiude il cancello sgangherato con le chiavi del lucchetto che tiene nella tasca del grembiule blu.

Leandro: Il libro è diviso in quattro episodi e in ognuno si affronta un problema. Ci è piaciuto moltissimo e ci ha ricordato “Favole al telefono” di Gianni Rodari, un libro che maestra Nerina ci leggeva quando eravamo più piccoli. Sono molto divertenti le descrizioni, i paragoni e le ripetizioni. Ma fa anche tanto riflettere: noi siamo tutti diversi e questa differenza non è una sottrazione ma un’addizione, aggiunge, cioè, qualcosa: ci rende speciali. Grazie Maestra Manola!

Lo scimpanzé PIT dopo questa presentazione speciale ha iniziato a saltare sui fili e sulle travi alla ricerca di liane cercando di creare un collegamento via etere con la Toscana per far arrivare sulle sponde della Sardegna la voce di Francesca.

Le tante e preziose fatine, che sembravano Janas, dell’Associazione RETEDONNE di Musei, accorse in aiuto con il loro telaio magico hanno intessuto fili d’oro riuscendo nell’intento e cullando i numerosi presenti accorsi per conoscere BOBO.

Il filo passava di mano in mano e il ricamo diventava sempre più bello: i bambini (Ameth, Simone, Diego, Samuel, Simone, Alessandro, Matteo) e le bambine (Emily, Sofia, Maria, Gaia) hanno intessuto vivaci e deliziose domande a Maestra Manola e a Daniele.

La rete cresceva e cresceva. Tutto era pronto! le letture sulle avventure davvero BEStiali con la sua mitica Maestra Antonella stavano per cominciare… e si  sentiva nell’aria!

…Maestra Nerina con Maestra Claudia, senza neppure fiatare (non si sa con quale pietra filosofare), hanno teletrasportato i loro piccoli alunni al centro della scena e i brani ritmati dal cuore di Edith, Aurora, Filippo, Bea, Ndew, Mbaye, Matthias, Federico, Cloe e Niccolò hanno allietato grandi e piccini. Il suono di giuggiole elargite dal bidello Mariolino, che di soppiatto dal preside, intento a spostare valli laghi montagne e mari, ha aperto le danze chiudendo la serata con una grande FESTA.

E FESTA SIA!  

Questa è la conclusione senza fine che, come le favole più fabulose, deve proseguire…

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