ALLARME DI CONFESERCENTI: EDICOLE CONTINUANO A SPARIRE.  IN DIECI ANNI IN SARDEGNA PERSI 250 PUNTI VENDITA.  “SERVE UN INTERVENTO PER SALVARLE DALL’ESTINZIONE”

Edicole (di giornali) cercasi. I punti vendita specializzati nel commercio di quotidiani, periodici e riviste continuano a sparire. Tra il 2013 ed il 2023 le imprese attive hanno subito in Sardegna una riduzione di circa 250 unità, oltre 2 ogni mese. Una “resa di massa” che ha lasciato un vuoto nelle nostre strade. 

A lanciare l’allarme è FENAGI, l’associazione dei giornalai Confesercenti, sulla base di un’indagine condotta sui dati UNIONCAMERE. A pesare sulle rivendite giornali, ovviamente, è la crisi dei quotidiani cartacei, innescata dalla concorrenza dell’informazione online. Ma i nuovi canali digitali di vendita hanno messo in crisi anche le vendite di collaterali dei quotidiani e altri prodotti – dai dvd alle figurine, passando per bustine giocattolo e cartoline – da cui molti giornalai ricavavano una parte rilevante del proprio fatturato. 

La riduzione della rete e crollo delle iscrizioni. Una lunga crisi che ha subito una netta accelerazione negli ultimi tre anni soprattutto a causa del calo evidente  nelle iscrizioni  di nuove edicole passate dalle 42 nuove iscrizioni del 2015 alle 7 del 2022.

Desertificazione culturale. La contrazione del numero di edicole attive sembra ormai un fenomeno inarrestabile che spesso lascia piccoli comuni completamente sprovvisti di un servizio essenziale; un fenomeno che contribuisce ulteriormente – in un vero circolo vizioso – alla crisi di vendita dei quotidiani che conseguentemente hanno più difficoltà a raggiungere il pubblico. 

Il risultato è una progressiva desertificazione culturale: le edicole svolgono infatti un ruolo importante come presidio culturale in molte comunità e contribuiscono alla promozione della lettura, fornendo accesso a una varietà di materiale stampato.

“Nonostante la crisi del settore sia in atto ormai da più di dieci anni, sono mancati interventi organici e strutturali per sostenere le edicole”, -dice Roberto Bolognese presidente Confesercenti Sardegna- “La rete ha un futuro e un’utilità. Le edicole sono punti vendita di prossimità per definizione: se vogliamo che questi punti di accesso a prodotti e servizi continuino ad esistere, serve un intervento ad hoc, una legge dedicata che affronti la questione in tutti i suoi aspetti. Servono anche interventi fiscali, dalla gratuità del suolo pubblico a misure a favore del ricambio generazionale della rete, con sconti contributivi per i giovani che aprono nuove attività e agevolazioni per chi investe in nuovi servizi”.

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