AMBRA LOI, GIRAMONDO DI VOCAZIONE: CON PASSIONE ED ENTUSIASMO, DA LODE’ ALLA ROMANIA, AL PORTOGALLO, AL BRASILE FINO ALL’IRLANDA

Ambra Loi

Tutto inizia quando, a sedici anni, i genitori la avvisano della possibilità di fare dei viaggi studio – «Erano più una vacanza, che un periodo per studiare seriamente» ironizza lei – tramite l’INPDAD: l’amore per viaggiare, per conoscere il mondo nasce qui, quando per due anni consecutivi va in Inghilterra 15 giorni e si innamora del fare la valigia e partire verso mete sconosciute. È giovane, ma le idee son ben chiare: il piccolo paese dove è nata e che ama, Lodè, non sarà la sua casa per sempre. Sì, un porto sicuro e adorato, con i genitori amati, ma anche un punto di partenza per nuove avventure.

Ambra Loi, oggi 33 anni e una voglia innata di vivere a mille ogni sua giornata, ha vissuto in Romania, in Portogallo, in Brasile e ora si trova in Irlanda.

Ma partiamo dall’inizio.

«Il mio debutto» ridacchia «come studentessa Erasmus – se possiamo così definirlo – iniziò quando una mia amica che studiava con me all’Università di Sassari mi convinse a richiedere insieme la borsa di studio Erasmus e studiare all’estero. Le motivazioni, oltre al riuscire a studiare bene l’inglese visto che studiavo Lingue, erano anche legate alla necessità di sbloccarmi, di muovermi dalla mia zona di comfort.»

Ma è un tranello, perché l’amica fa domanda per Cracovia, Ambra per Bucarest: «Voleva che io facessi quest’esperienza da sola, e all’inizio questo quasi mi frenò: non ero più sicura di voler partire.»

Ma alla fine Loi la valigia la fa, la fa eccome, e parte, destinazione Romania: da settembre 2015 a marzo 2016 vive a Bucarest, ma l’inizio sembra burrascoso. Si usava più Skype che WhatsApp e la sarda, in perenne connessione con il fratello maggiore, Emanuel, manifesta spesso la nostalgia per la sua terra e il terrore di essere da sola in un posto sconosciuto. «Volevo ritornare in Sardegna già dal primo giorno. Mi trovavo in un pessimo hotel, completamente da sola perché le lezioni non erano ancora iniziate, quindi non conoscevo nessuno.»

Ambra Loi rimane anche grazie a Emanuel che, toccando le corde giuste, la convince a spostarsi in un hostel dove avrebbe trovato sicuramente altri studenti. «Ho conosciuto subito persone fantastiche e siamo andati tutti a finire nel campus dell’Università – esperienza unica e indescrivibile.»

Ma in quest’esperienza c’è un periodo molto difficile per la sarda.

«Per Halloween avevo deciso di fare un viaggio con altri ragazzi in Erasmus per la Transilvania. Volevamo vedere soprattutto il Castello di Dracula. Mi ricordo, come fosse ieri, che il 31 ottobre ricevetti una chiamata da mia madre: mi chiedeva insistentemente se veramente fossi fuori da Bucarest, e io lì per lì non capivo la sua preoccupazione e il perché della domanda.»

Ma presto Ambra capisce: la notte di Halloween, a Bucarest, mentre dentro a un club si svolge un concerto rock, a causa di fuochi pirotecnici avviene una violenta esplosione che causa la morte di 64 persone, tra cui una ragazza che la sarda aveva appena conosciuto. Un evento che la sciocca, che la travolge come un fiume in piena e che ancora racconta con dolore.

Al ritorno dalla Romania, di nuovo all’Università di Sassari, decide di iscriversi all’Associazione Esn (Erasmus Student Network Italia) che aiuta gli studenti Erasmus nelle zone in cui giungono.

«Mi ricordo che una ragazza dell’associazione mi accompagnò dall’aeroporto di Bucarest in hotel: sembra una fesseria ma è stato un gesto molto significativo per me. Ecco perché, una volta in Sardegna, mi sono iscritta.»

Questo porta la giovane a conoscere persone di diverse nazionalità, tra cui una ragazza portoghese che la convince a partecipare al programma Erasmus Traineeship, un tirocinio di 3 mesi in Portogallo.

Siamo ormai al 2017.

«All’inizio non ero così entusiasta perché Tomar è veramente piccola, in confronto a Bucarest, pensavo veramente che mi sarei annoiata. Invece è stato tutt’altro: nonostante sia una cittadina dell’entroterra portoghese è conosciuta in tutto il mondo per la sua storia legata all’Ordine dei Templari, quindi è una cittadina ricca di cultura. Inoltre, avevo deciso nuovamente di non cercare un appartamento con altri studenti ma di rivivere l’esperienza all’interno di un campus, e per la seconda volta non mi sono sbagliata. Vivere tutti sotto “lo stesso tetto” mi ha permesso nuovamente, giorno dopo giorno, di conoscere nuove persone di diverse culture. Di sera ci incontravamo tutti per mangiare, fare attività sportive e uscire insieme. Non c’era la minima possibilità di sentirti sola.»

Il tirocinio Ambra Loi lo svolge presso un’Agenzia di Comunicazione e Design, esperienza lavorativa che le rimane impressa per sempre.

«Ai tempi era una start up che stava compiendo i primi passi, ora è un’agenzia specializzata nella produzione e gestione di contenuti digitali per aziende e istituzioni. È stata un’esperienza molto gratificante sotto tutti i punti di vista, infatti ho scritto una tesi proprio parlando del progetto.»

Loi ritorna nell’Isola, si laurea alla Magistrale e fare… be’, nuovamente la valigia. Direzione? Brasile! Prima come turista, nel 2018, e poi con un visto di studio nel 2019 – lavorando come professoressa a Belo Horizonte, nello stato di Minas Gerais.

«Fin dal primo giorno ho sentito il calore delle persone e quanto ci si aiutino a vicenda. Il Brasile non è solo samba e favela, ma c’è un mondo vasto dietro. Sebbene a Belo Horizonte non ci sia neanche una spiaggia vicino, è piena di vita e di cultura (soprattutto culinaria). Nonostante fossi in Brasile con il mio attuale fidanzato, ho voluto fin da subito conoscere la città anche da sola e mi ricordo che, quando mi perdevo nelle vie, erano le persone che mi fermavano chiedendomi se avessi bisogno di aiuto.»

Tre mesi che Loi ritiene bellissimi, tanto da ritornare ad agosto 2019 con un visto studio. «Contemporaneamente, lavoravo presso una scuola di lingue come professoressa. La scuola “Luziana Lanna” mi ha dato tantissimo, anche e soprattutto nel periodo della pandemia. Devo questa enorme opportunità al Direttore della scuola Luziana Lanna, Gutierez Evandro Sanches, una persona che è d’ispirazione, non solo per me ma per molte persone.»

Intanto, ad Ambra il visto sta scadendo ma la pandemia mette in ginocchio il mondo intero e lei non può ripartire, quindi il suo soggiorno viene rinnovato per un ulteriore anno.

«Non potendo più insegnare fisicamente, decisi di seguire il mio fidanzato che era stato trasferito per lavoro nell’Entroterra di Minas Gerais – Conceção do matto dentro. Andare in quella cittadina di circa 18mila abitanti, in mezzo alle montagne e isolata da tutto, mi ricordò la Sardegna, la mia piccola città. Ricca di cascate, caldo di giorno e gelo di notte. Mi ricordo che, nonostante sapessi molto bene il portoghese, lì è stata piuttosto dura capire le persone, ma soprattutto farmi capire. Al mio “bom dia” (buongiorno) già le persone mi guardavano con stupore, perché non riuscivano a capire come una ragazza italiana fosse finita fin lì, visto che di solito i turisti si riversano nelle mete turistiche più belle. Ma ho solo bei ricordi: quando finivo di lavorare e degli amici mi chiamavano per andare a qualche barbecue e magari era lunedì… il fine settimana per loro non finiva. Mi piaceva come tutti conoscessero tutti: camminavi per le vie e salutavi tutti e anche questo mi ricordava il mio piccolo paesino, Lodè.»

L’idea era rimanere un anno, ma tra pandemia e tutto la lodeina rimane fino al 2021, ad agosto precisamente.

Ma lo spirito di giramondo della sarda non finisce qui, perché a novembre 2021 lei e il fidanzato – italo brasiliano – decidono di muoversi ancora: «Decidemmo di addentrarci in una nuova avventura, esattamente a Dublino. Mi colpì subito vedere tanto verde in questo bellissimo Paese, non a caso la chiamano Isola di Smeraldo.»

Primo problema? Trovare un appartamento solo per loro due.

«In questo Paese c’è una forte crisi immobiliare, del resto è tra le mete più ambite per chi è alla ricerca di nuove opportunità di carriera, quindi tutti vogliono venire qui per lavorare. Arrivammo in Irlanda con una settimana di airbnb prenotata. Dopo due giorni trovammo lavoro in un magazzino, dove abbiamo lavorato per molte ore al giorno. Non riuscivamo a trovare un alloggio, quindi abbiamo prenotato altre due settimane in un altro airbnb.  Dopo molte ricerche, abbiamo trovato una casa provvisoria, si parlava di 3 mesi. In quel periodo, proprio quando stavamo perdendo le speranze, fortunatamente siamo riusciti a trovare un appartamento fisso dove abbiamo convissuto con un’altra coppia. Siamo rimasti lì per poco più di un anno fino a che, finalmente, ci siamo stabilizzati professionalmente e abbiamo trovato un appartamento solo per noi in una zona molto tranquilla, lontana dal centro caotico. Qui ciò che adoro, oltre al verde, sono i pub con la musica dal vivo, le famose fish&chips e la Guinnes. Ho instaurato amicizie sia brasiliane che italiane (para matar saudade): camminando per le strade di Dublino, spesso si ha la sensazione di non essere realmente in Irlanda, da quanto sia multietnico questo Paese.»

Unica pecca? Il tempo: «Non è facile lasciare posti come la Sardegna o Belo Horizonte e vivere in una città dove non c’è mai l’estate, dove piove in continuazione. Ma a parte questo, è un paese molto amichevole e accogliente.»

Al momento, Loi lavora per Amazon e la crescita professionale è la sua ambizione più grande. «È un periodo di decisioni, e forse dalle mie passioni ricaverò un lavoro.»

Chiude con un ringraziamento speciale: «Vorrei specificare che non avrei fatto ciò che ho fatto senza l’appoggio della mia famiglia, a cui devo tutto. Non è facile vivere così lontani dalla propria famiglia, e ora che ho guadagnato anche quella brasiliana la sofferenza è doppia! Ora sono in Irlanda, ma in futuro chi lo sa… magari tornerò in Italia! E per questo mi do un grosso in bocca al lupo!»

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